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L’Istituto Italiano di Tecnologia al Selecting Italy 2024

A Trieste la seconda edizione del “Selecting Italy

Un prestigioso evento organizzato dalla Conferenza delle Regioni, in collaborazione con la regione Friuli Venezia Giulia, alla quale ha partecipato anche il Direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia, Giorgio Metta, ed il Responsabile della linea di ricerca IIT Artificial and Mechanical Intelligence, Daniele Pucci.

Il tema del convegno è stato “Attrazione investimenti esteri e catene regionali del valore”. Per Massimiliano Fedriga, Presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, si  è trattato di promuovere il confronto tra istituzioni, imprese, mondo della ricerca e stakeholder, per elaborare proposte che potenzino “l’attrattività sui mercati esteri” e trasformare “specificità ed eccellenze dei singoli territori in leva di crescita per il sistema Paese”, insieme con innovazione e sostenibilità, “sviluppando strategie che siano espressione del lavoro sinergico tra i diversi livelli istituzionali“.

Molti gli interventi dei rappresentanti delle istituzioni tra cui quello del Ministro delle imprese e del made in ItalyAdolfo Urso, che in video collegamento ha ricordato come “l’Europa debba passare da una logica di incentivazione ai consumi a una di incentivazione alla produzione, investendo risorse significative”. Il Ministro ha poi lanciato la giornata nazionale del made in Italy, che si terrà ogni 15 aprile. Evento voluto per “dar valore alla spinta all’innovazione, alla scienza e alla ricerca che sta contraddistinguendo l’Italia in questi anni”.

L’intervento del Direttore scientifico dell’IIT ha rimarcato come siano fondamentali gli investimenti in infrastrutture di ricerca per frenare la fuga dei talenti all’estero. Giorgio Metta ha evidenziato che: “Sono qui per raccontare un modo per fare innovazione made in Italy che permetta di far ricerca e sviluppo e di trasferire le tecnologie alle aziende. Questo è ciò che IIT ha come mandato nel proprio statuto ed è il modello sul quale è stato ideato il nostro istituto e che si è dimostrato efficace. Le infrastrutture sono fondamentali, perché serve dare macchine e laboratori ai ricercatori. È grazie a questi investimenti che l’Istituto è divenuto un polo di forte attrattività. Il 20% dei ricercatori IIT sono italiani che lavoravano all’estero e che siamo riusciti a riportare in Italia“.

Il Viceministro del Ministero del Made in Italy, Valentino Valentini, ha ricordato, inoltre, come il panorama degli investimenti dall’estero sia ormai radicalmente cambiato. Se in precedenza predominava “la miglior offerta, il territorio con minore tassazione e minore costo del lavoro, oggi, invece, il fattore predominante è la sicurezza. L’investitore vuole che il territorio in questione non venga travolto da epidemie o da battaglie campali e in tal senso la visione estrema, propria della globalizzazione, perde di appeal”.  Questo contesto può giocare a favore dell’Italia, in quanto al momento di riorganizzare le filiere industriali, si privilegeranno i “paesi che danno certezze”.

L’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) ha inoltre fornito il proprio contributo in innovazione e tecnologia presentando il robot umanoide Ergocub, nato dalla collaborazione tra IIT ed INAIL, comandato in tempo reale da remoto attraverso una piattaforma, che consente al lavoratore di operare senza rischi. Ergocub, grazie alla sua capacità di riconoscere oggetti e azioni tramite l’intelligenza artificiale, è progettato per l’integrazione nell’ambiente di lavoro, potendo lavorare in ambienti tossici e sollevare carichi, così da ridurre, un domani, l’impatto delle malattie muscolo scheletriche sui lavoratori umani. Ad integrazione dell’umanoide IIT/INAIL la tuta sensorizzata indossabile iFeel, che monitora gli sforzi e i movimenti del corpo umano, stimando il rischio biomeccanico e monitorando l’impatto sulla struttura muscoloscheletrica. Infatti, come ha dichiarato, Daniele Pucci, head of artificial and Mechanical intelligence,di IIT “il 70 per cento delle malattie sul luogo di lavoro è dovuto al carico biomeccanico e al tessuto connettivo”. Questi dispositivi permetteranno di ridurre l’usura dei lavoratori e l’impatto sociale sulla sanità.

La presentazione di Ergocub al “Selecting Italy” testimonia l’impegno del Paese nell’innovazione tecnologica, con particolare attenzione all’integrazione etica e sostenibile dell’intelligenza artificiale nel futuro del lavoro.

 

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