Il premio, promosso da IIT e dedicato alla memoria del ricercatore scomparso il 5 dicembre 2021, celebra l’impegno dei giovani ricercatori nella condivisione responsabile dei dati e dei risultati scientifici
Annunciato il vincitore della terza edizione del Premio “Pedro Lagomarsino de Leon Roig”, iniziativa nata per ricordare il ricercatore neuroscienziato di IIT scomparso nel 2021, e per promuovere tra le nuove generazioni di ricercatori una cultura salda della trasparenza, della riproducibilità e dell’Open science.
A ricevere il riconoscimento per il 2025 è Gabriele Di Antonio, attualmente post-doc presso la Fondazione Santa Lucia IRCCS di Roma. Laureato in Fisica alla Sapienza e dottore di ricerca in Elettronica Applicata all’Università degli Studi Roma Tre, ha svolto il suo lavoro di tesi sotto la supervisione di Andrea Gabrielli e Maurizio Mattia.
“Con questo premio desideriamo onorare la memoria di Pedro e sostenere i valori nei quali credeva: passione per la ricerca, competenza e condivisione dei risultati del proprio lavoro con la comunità scientifica. Il lavoro presentato del vincitore di questa edizione è stato giudicato dalla commissione valutatrice un eccellente esempio di ricerca di frontiera e di efficace condivisione dei risultati ottenuti.”, ha dichiarato Tommaso Fellin, responsabile del Dottorato di Pedro Lagomarsino de Leon Roig e coordinatore dell’unità Optical Approaches to Brain Function di IIT.
La tesi di Di Antonio esplora una domanda affascinante: come fa il cervello, pur essendo un sistema composto da miliardi di neuroni collegati tra loro con dinamiche non lineari, a realizzare calcoli rapidi ed efficienti? Il lavoro mostra che, dietro questa apparente complessità, il cervello sfrutta spesso strategie sorprendentemente semplici. Molte funzioni cognitive e senso-motorie si basano su rappresentazioni lineari e a bassa dimensionalità, “scorciatoie geometriche” che permettono di semplificare problemi complicati senza perdere in flessibilità o robustezza.
Il nostro cervello codifica continuamente sequenze ordinate che possiamo ricordare, elaborare e riprodurre, come i passaggi successivi per preparare un panino o il percorso da casa al lavoro. Uno dei contributi teorici principali di questa tesi introduce la “linea mentale geometrica”, una sorta di righello mentale che il cervello costruisce per ordinare e confrontare gli oggetti nel tempo. Questo meccanismo emerge naturalmente dall’attività combinata dei neuroni e spiega fenomeni osservati sia negli esseri umani sia negli animali, come la capacità di dedurre l’ordine completo di una sequenza date informazioni parziali.
“Siamo orgogliosi di aver riproposto il concorso per il terzo anno consecutivo, registrando un’ampia partecipazione da parte dei dottorandi italiani. Questo risultato conferma quanto il tema della riproducibilità e della corretta gestione e condivisione dei dati di ricerca sia centrale nella comunità scientifica. È per noi un privilegio poterlo organizzare ogni anno nel ricordo di Pedro”. ha dichiarato Valentina Pasquale, collega di Pedro Lagomarsino de Leon Roig durante il dottorato, ocoordinatrice del Premio e da anni esperta Open Science in IIT.
La cerimonia conclusiva del Premio Lagomarsino 2025 si terrà il 17 dicembre, nel pomeriggio, presso l’ l’Auditorium del Center for Convergent Technologies (CCT) dell’IIT a Genova.



