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Anche l’IIT nel progetto europeo TwistedNano per farmaci più sicuri

Due gruppi di ricerca IIT e la start-up Foresee Biosystems coinvolti nel consorzio europeo

Sviluppare nuovi farmaci con bassa tossicità analizzando una caratteristica specifica della simmetria delle molecole che li compongono, la chiralità: questo è l’obiettivo ultimo del progetto europeo TwistedNano presentato oggi all’Università dell’Aquila, che ne è coordinatore, insieme ad alcuni ricercatori di IIT, partner del progetto.

Il progetto TwistedNano – Twisted nanophotonic technology for integrated chiroptical sensing of drugs on a chip, è stato finanziato dal “European Innovation Council” attraverso il programma competitivo “Pathfinder Open” con un budget complessivo di circa 4 milioni di euro, ed è composto un consorzio internazionale di istituzioni e aziende europee, tra cui in Italia, oltre all’Università dell’Aquila e all’IIT, anche l’industria farmaceutica Dompé Farmaceutici S.p.A. e la giovane startup italiana Foresee Biosystems, gemmata dalle ricerche dell’IIT.

La chiralità è la caratteristica di un oggetto che rende impossibile sovrapporlo alla sua immagine speculare, come succede per le nostre mani. In farmacologia la chiralità delle molecole svolge un ruolo importante poiché l’efficacia dei farmaci dipende in larga misura dalla loro composizione chirale. Pertanto, la purezza e la selettività chirale è una questione importante per lo sviluppo di nuovi farmaci e per testarne la loro biotossicità.

In particolare, la ricerca di nuovi farmaci richiede tecniche affidabili, ultrasensibili e veloci per identificare, perfezionare e testare piccoli volumi di farmaci chirali candidati alla sperimentazione clinica. TwistedNano risponde a questa esigenza attraverso lo sviluppo di dispositivi miniaturizzati di nuova generazione che consentono la caratterizzazione di piccole quantità di farmaci chirali del volume di pochi nanolitri attraverso la luce, rivoluzionando alla fonte gli strumenti tecnologici di rilevamento per la scoperta di nuovi farmaci e la nanomedicina.

I due gruppi di ricerca di IIT, coordinati dai ricercatori Andrea Toma e Francesco Di Stasio, contribuiranno al progetto, preparando diverse nanostrutture con proprietà chirali. Tali architetture aumenteranno l’efficienza di identificazione dei farmaci oggetto di studio e verranno realizzate con metodi di nanofabbricazione in camera pulita (simili a quelli utilizzati nell’elettronica di consumo) e tramite approcci di sintesi chimica diretta. I partner europei e italiani provvederanno allo studio delle proprietà ottiche delle nanostrutture chirali e alla validazione della piattaforma tecnologica.

La start-up di IIT Foresee Biosystems fornirà algoritmi avanzati per l’analisi dati e supporto allo sviluppo e assemblaggio dei dispositivi. Inoltre Foresee Biosystems contribuirà a valutare le possibili strategie di exploitation a partire dalla definizione e caratterizzazione del mercato di riferimento.

L’Università dell’Aquila, oltre a coordinare il progetto, vedrà la collaborazione tra il Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche (Prof. Andrea Marini, Prof. Isabella Daidone, Prof. Alessandra Continenza, Prof. Massimiliano Aschi) ed il Dipartimento di Medicina clinica, sanità pubblica, scienze della vita e dell’ambiente (Prof. Anna Maria Cimini). Si occuperà della modellazione teorica dei dispositivi innovativi che verranno realizzati.

A illustrare i dettagli del progetto sono stati, in conferenza stampa all’Aquila, il rettore e il prorettore dell’Università Edoardo Alesse e Antonio Mecozzi; il professor Andrea Marini, docente di Fisica al Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche dell’Università dell’Aquila; Domenico Bonanni, New Technologies and Innovation Specialist presso Dompé Farmaceutici; Francesco Tani, ricercatore al Max Planck Institute; Andrea Toma e Francesco Di Stasio, ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia; Giovanni Melle, CEO della start-up Foresee Biosystems.


Il consorzio comprende: Università degli Studi dell’Aquila, IIT – Istituto Italiano di Tecnologia, EPFL – Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne, MPL – Max Planck Institute for The Science of Light, CNRS – Centre national de la recherche scientifique, ICFO – The Institute of Photonic Sciences), Dompé Farmaceutici S.p.A. e Foresee Biosystems.

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