L’associazione che riunisce i principali attori italiani del mondo della Robotica e delle Macchine Intelligenti
A sovraintendere I-RIM in qualità di Presidente è Antonio Bicchi, PI e coordinatore della linea di ricerca Soft Robotics for Human Cooperation and Rehabilitation presso IIT e professore presso l’Università di Pisa.
Ma la partecipazione degli scienziati IIT non si ferma qui, sono infatti 40 i ricercatori IIT, ai diversi livelli, entrati a far parte di I-RIM. Tra questi, Giorgio Metta, Direttore Scientifico di IIT, che fa parte del consiglio direttivo dell’Associazione e Barbara Caputo, PI e coordinatrice della linea di ricerca Visual and Multimodal Applied Learning IIT che è tra i soci fondatori insieme ad altre figure di primo piano della ricerca italiana come Cecilia Laschi, Vice Presidente di I-RIM e Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Fabrizio Caccavale – Università di Napoli Federico II, Paolo Dario – Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Alessandro De Luca – Sapienza Università di Roma, Paolo Fiorini – Università degli Studi di Verona, Eugenio Guglielmelli – Università Campus Bio-Medico di Roma, Lorenzo Marconi – Università di Bologna, Claudio Melchiorri – Università di Bologna, Domenico Prattichizzo – Università di Siena, Paolo Rocco – Politecnico di Milano, Sergio Savaresi – Politecnico di Milano e Bruno Siciliano – Università di Napoli Federico II.
I-RIM è un’associazione nata per offrire un riferimento organizzativo nazionale ai propri associati e agli stake holders e per interloquire con le istituzioni pubbliche sui temi della Robotica e delle Macchine Intelligenti, un settore nel quale l’Italia è all’avanguardia sia nella ricerca, che nelle applicazioni industriali.
Lo scopo dell’associazione è favorire lo sviluppo e l’uso delle tecnologie della robotica e delle macchine intelligenti per migliorare la qualità della vita, il benessere dei cittadini e in generale le condizioni della Società, mediante lo sviluppo di nuove soluzioni per l’aiuto alle persone, il miglioramento delle condizioni di lavoro, il trasferimento applicativo, la valorizzazione economica della ricerca, il miglioramento della produzione e la sua sostenibilità.
Abbiamo chiesto al Presidente Antonio Bicchi perché un ricercatore dovrebbe far parte di I-RIM e come IIT si sta impegnando nell’associazione.