Cerca
Close this search box.

CYBATHLON o Olimpiadi per Atleti Bionici

Un approfondimento della sesta edizione dell’evento internazionale organizzato dal Politecnico Federale di Zurigo

Il sipario si è appena chiuso sulla diciassettesima edizione dei Giochi Paralimpici Estivi di Parigi, ma presto si aprirà, dal 25 al 27 ottobre prossimo, per la terza edizione del CYBATHLON, le Olimpiadi di Atleti Bionici all’Arena in Kloten, Svizzera.

Si tratta di una competizione a sfondo scientifico nata al Politecnico di Zurigo (ETH), dove, a differenza delle Paraolimpiadi, i partecipanti con disabilità usano dispositivi e tecnologie all’avanguardia per affrontare le sfide della vita quotidiana, come allacciare i lacci delle scarpe con una protesi robotica del braccio, bilanciarsi su rocce con una protesi della gamba o superare terreni accidentati con un esoscheletro; la forza trainante di questo progetto sono le competizioni e gli eventi internazionali, dove squadre da tutto il mondo, composte da sviluppatori di tecnologia di università, aziende o ONG, coinvolgendo  una persona con disabilità, affrontano diverse attività quotidiane, dimostrando come la tecnologia possa aiutare a superare le barriere.

L’idea è nata nel 2013 da Robert Riener, professore del Sensory Motor Systems Lab dell’ETH di Zurigo. Durante il suo lavoro scientifico, Riener aveva notato che molti dispositivi assistivi non venivano accettati dalle persone con disabilità: le protesi per le braccia erano spesso troppo complicate e costose, finendo inutilizzate, e le sedie a rotelle non riuscivano a salire le scale o erano troppo larghe per passare attraverso le porte, specialmente quelle da esterno. L’ispirazione definitiva arrivò leggendo un articolo su una competizione in cui un uomo aveva scalato la Willis Tower di Chicago utilizzando una protesi motorizzata al ginocchio. Da qui nacque l’idea di creare il CYBATHLON, un evento intercontinentale che coinvolge la tecnologia con l’obiettivo di rispondere davvero alle esigenze delle persone.

Per il professor Riener, la vera missione è sempre stata quella di ispirare ricercatori e sviluppatori a realizzare tecnologie che possano concretamente fare la differenza nella vita quotidiana delle persone con disabilità. Il suo sogno è una società più inclusiva, senza barriere fisiche, economiche o sociali, dove i dispositivi assistivi siano accettati e, soprattutto, le persone siano viste per quello che possono fare, non per le loro limitazioni.

La prima edizione disputata nell’ottobre 2016 a Kloten, in Svizzera, ha visto gareggiare donne e uomini in sei discipline.74 sportivi internazionali disabili, equipaggiati di protesi bioniche e di interfacce neuronali, si sono affrontati in competizioni create su misura.

La seconda manifestazione si è disputata un anno dopo (2021), in emergenza sanitaria e da remoto in 23 Paesi del Mondo, da Genova a Hong Kong, da Cleveland a Parigi, da Melbourne a Tokyo.

Alla terza edizione del CYBATHLON, 75 team provenienti da 26 paesi si sfideranno, dal 25 al 27 ottobre prossimo, in otto discipline diverse. Ogni squadra è composta da un pilota e un entourage di ricercatori che svolgono il ruolo di allenatori, preparatori atletici e veri e propri meccanici di gara, proprio come accade nelle competizioni automobilistiche. I loro compiti sono progettati per riflettere attività quotidiane che possono rappresentare una sfida per le persone con disabilità. Risolvendo i rispettivi compiti in gara, viene dimostrato quanto la tecnologia sviluppata sia adatta a supportare il pilota nella vita di tutti i giorni.

Nelle prime due edizioni del CYBATHLON, le attività di gara erano definite in modo molto preciso, ma per il 2024 i compiti includeranno maggiore incertezza e variabilità in quasi tutte le discipline. Ciò richiederà un controllo dinamico più efficace, una maggiore flessibilità dei dispositivi e una selezione più mirata delle strategie di risoluzione dei problemi da parte dei piloti. L’obiettivo è rendere le competizioni più simili alle sfide quotidiane, dove le condizioni esatte di un compito non sono sempre prevedibili o costanti, né nel tempo né nei luoghi.

Queste discipline sono: Arm Prosthesis Race (Gara di Protesi al Braccio), Assistance Robot Race (Gara dei Robot di Assistenza), Vision Assistance Race (Gara di Assistenza Visiva), Brain-Computer Interface Race (Gara con Interfaccia Cervello-Computer), Exoskeleton Race (Gara di esoscheletri), Functional Electrical Stimulation Bike Race (Gara di Ciclismo con Stimolazione Elettrica Funzionale), Leg Prosthesis Race (Gara di Protesi alle Gambe) e Wheelchair Race (Gara in Carrozzina).

Per Istituto Italiano di Tecnologia gareggeranno: per Arm Prosthesis Race il Team Rehab Tech Arm con la mano protesica Hannes multiSense e per quella Leg Prosthesis Race con due Team: Il Team Rehab Tech Lab e Team SoftFoot Pro, rispettivamente con Omnia, prototipo di protesi per arto inferiore e SoftFoot Pro, un piede artificiale.

In bocca al lupo!

Per Info: https://cybathlon.ethz.ch/en

 

Condividi