Genova al centro di una riflessione collettiva attraverso sport e narrazione
In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, Genova si è confermata un punto di riferimento per il dialogo e la promozione di iniziative volte a valorizzare l’inclusione. Due eventi significativi, organizzati nella stessa settimana e patrocinati dal Comune di Genova, hanno catalizzato l’attenzione sulla tematica da due prospettive complementari: lo sport e la narrazione.
Il 3 dicembre, nell’ambito di Genova Capitale Europea dello Sport 2024, il prestigioso Palazzo Tursi ha ospitato il forum “Sport e Disabilità”, un evento organizzato dall’associazione Stelle nello Sport attraverso il progetto SportAbility. L’incontro, disponibile anche in streaming , ha evidenziato il ruolo fondamentale dello sport come strumento di inclusione e partecipazione. Tra le storie ispiratrici emerse, quella di Francesco Bocciardo, plurimedagliato atleta paralimpico nel nuoto, protagonista dalle Paralimpiadi di Londra 2012 fino a Parigi 2024, ha rappresentato un esempio concreto di come lo sport possa superare i limiti imposti dalle barriere fisiche e culturali. A fianco di queste esperienze individuali, è stato sottolineato il valore delle realtà associative come la BIC Genova, il cui presidente Marco Barbagelata ha descritto l’importanza di creare punti di aggregazione che favoriscano la partecipazione attiva e la condivisione, contribuendo così a una società più inclusiva. La manifestazione ha sottolineato come lo sport possa rappresentare una palestra non solo per il corpo, ma anche per il tessuto sociale, offrendo opportunità di crescita e integrazione per le persone con disabilità.
Durante l’evento “Parlare di disabilità: il valore di una narrazione condivisa”, organizzato da Celivo qualche giorno dopo, il 7 dicembre presso la Sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale, il dialogo si è arricchito grazie agli interventi di figure di spicco nel panorama della comunicazione e dell’attivismo sociale. La giornalista e freelance Valentina Tomirotti ha condiviso la sua esperienza professionale, illustrando come la narrazione possa diventare uno strumento potente per costruire empatia e combattere stereotipi legati alla disabilità. A seguire, Fabrizio Acanfora, scrittore, blogger e noto divulgatore scientifico sul tema dello spettro autistico, ha portato una riflessione profonda su come una comunicazione autentica e inclusiva possa influire sul modo in cui la società percepisce la diversità.
L’evento ha visto anche l’intervento di Lorenzo Sani, coautore della guida “Comunicare la disabilità”, disponibile sul sito del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti. Sani ha spiegato come il linguaggio e la terminologia utilizzati nei media e nella comunicazione pubblica siano cambiati nel corso degli ultimi vent’anni, un’evoluzione che riflette una crescente consapevolezza ma che richiede ancora lavoro per superare le resistenze culturali. L’autore ha evidenziato come la narrazione della disabilità non debba essere confinata al pietismo o all’esaltazione del “supereroe”, ma piuttosto mirare a rappresentare la realtà delle persone con disabilità con dignità e rispetto. Anche questo intervento incentrato sull’importanza del linguaggio e della narrazione per costruire una società inclusiva è disponibile in streaming.
Questi eventi, pur concentrati intorno alla Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, ci ricordano che il vero cambiamento non si limita a una data sul calendario. È solo abbracciando quotidianamente i valori di inclusione, rispetto e sensibilità che possiamo costruire una società veramente accogliente per tutti.