La testimonianza del Direttore Scientifico IIT Roberto Cingolani
Oggi è una giornata importate per Genova e i genovesi. Il premier Conte con il ministro Toninelli Il Presidente Toti e il Sindaco e Commissario Bucci hanno potuto assistere alle operazioni di smontaggio del primo pezzo del moncone ovest di ponte Morandi
“è una giornata importantissima, simbolica, oggi inizia il riscatto con la demolizione del ponte, il riscatto di Genova, della Liguria ,dell’Italia.” Ha sottolineato il premier osservando i resti di quella che è stata un’immane tragedia. Ma il riscatto della città e della regione passa anche attraverso le eccellenze che in questo territorio continuano a produrre risultati di grande valore. Tra queste l’ospedale pediatrico Gaslini e l’Istituto Italiano di Tecnologia. Qui il premier è stato accolto dal Presidente Gabriele Galateri di Genola, dal Direttore Scientifico Roberto Cingolani, dal Direttore Generale Gianmarco Montanari, dal vice Direttore Scientifico Giorgio Metta.
Il Presidente del Consiglio è stato accolto dal robot umanoide iCub, la piattaforma per lo studio della robotica umanoide più di diffuso al mondo, e da R1, il robot assistivo. Il percorso del premier è proseguito nei laboratori di ricerca e sviluppo di nuovi farmaci e terapie innovative dove Conte ha potuto apprezzare gli ultimi avanzamenti nel campo delle life science tra cui la nanomedicina, la genetica e le scienze computazionali.
Roberto Cingolani ha mostrato gli sviluppi della ricerca nel campo degli smart materials, evidenziando la tecnologia sviluppata da IIT per trasformare gli scarti di frutta e verdura in bioplastiche, materiali costituiti da fibre naturali che, pur avendo proprietà meccaniche simili a quelle della plastica, sono 100% riciclabili.
Il Presidente ha poi visitato i laboratori dedicati ai robot pensati per operare in futuro nelle situazioni d’emergenza causate da calamità naturali o artificiali, teleguidati dall’uomo che gestirà l’intervento in condizioni di sicurezza. Sono state anche mostrate le ultime frontiere della robotica in grado di collaborare con l’uomo in ambito lavorativo, ottimizzando e migliorando il lavoro degli operai in ambiente industriale.
Durante la sua vista Conte ha potuto vedere un’applicazione concreta degli studi dell’Istituto osservando in funzione la mano robotica protesica Hannes, il dispositivo recentemente completato dal team di robotica riabilitativa in collaborazione con INAIL. Infine il Premier ha verificato di persona i progressi dell’esoscheletro per gli arti inferiori, il prototipo, ancora in fase di sviluppo, pensato per far camminare chi ha perso la mobilità delle gambe. Al termine della visita il Presidente del Consiglio ha ricordato ai presenti che:
“L’IIT è un’eccellenza italiana di cui dobbiamo essere orgogliosi, anzi dobbiamo replicarla nelle varie materie, nei settori che sono strategici per il nostro sistema produttivo come i beni culturali e l’agroalimentare”
A margine della visita abbiamo chiesto a Roberto Cingolani di affidarci alcune sue considerazioni:
“Il Presidente Conte ha dimostrato un grande interesse per le nostre attività. Ciò è dovuto sicuramente anche alla sua esperienza accademica che seppur condotta in altri ambiti permette una capacità di valutazione e comprensione del nostro lavoro che ha sicuramente semplificato la nostra presentazione. Il presidente ha mostrato vera curiosità per gli aspetti tecnologici ma anche, e ci tengo a sottolinearlo , per le persone, per i nostri 1600 dipendenti di cui metà proveniente da 60 Paesi con un’età media di 34 anni.”
Il Presidente Conte Giunge in IIT dopo che qualche mese fa avevamo avuto la visita del Presidente Mattarella e recentemente del Presidente della commissione europea per la ricerca Bourguignon. Come spieghi questa attenzione delle istituzioni per l’IIT?
Va detto che le visite del Presidente della Repubblica e quella del Presidente del Consiglio derivano dalla volontà delle nostre massime Istituzioni di conoscere tutte le realtà che formano il tessuto socioeconomico e culturale in un territorio complesso quale quello ligure. IIT è a pieno titolo, e ciò ci rende orgogliosi, una delle iniziative che in un decennio è divenuta un centro di riferimento per la ricerca del nostro Pese e non solo. Per quanto riguarda la visita del Professor Bourguignon, che ricordo era accompagnato dal professor Monti commissario Europeo per la ricerca, ha voluto, incontrarci perché un numero considerevole di nostri ricercatori hanno ottenuto i finanziamenti ERC. Quindi da una parte un riconoscimento istituzionale dall’altra uno scientifico.
Hai avuto l’impressione che il Presidente Conte veda l’IIT come un modello replicabile?
Si ne abbiamo parlato e il Presidente vede l’IIT come un modello complementare e non antitetico con le altre Istituzioni di ricerca del nostro Paese. I nostri giovani che vogliono intraprendere l’esperienza del ricercatore devono avere a disposizione un sistema formativo variegato dove Istituzioni come la nostra e l’università siano sinergiche.
In un momento di forti tensioni sul versante internazionale il Presidente ha potuto valutare la nostra forte attenzione ai ricercatori stranieri. Come ha sottolineato il Presidente Galateri :”IIT è tra gli istituti di ricerca che riescono ad attrarre giovani dall’estero e in particolare far rientrare gli italiani nel nostro Paese”
Il Premier ha dimostrato un forte sensibilità anche su questo versante focalizzandosi in sintesi su due punti. Il primo concerne la nostra attrattività internazionale che si fonda sull’affidabilità, serietà e stabilità della nostra offerta ai ricercatori stranieri. Il secondo punto approfondito con il Presidente Conte riguarda l’Europa senza la quale noi non potremmo continuare a sviluppare le gran parte delle nostre ricerche e mantenere quella vocazione internazionale che ci caratterizza. Il Presidente ha concordato sul valore dell’apporto delle Istituzioni Europee per la ricerca e ciò è sicuramente importante per il nostro futuro