Il riconoscimento è stato istituito dalla Città di Ugento per valorizzare l’eccellenza nella tutela del patrimonio culturale
“Per l’impegno costante e prezioso nella promozione della ricerca interdisciplinare e transdisciplinare, che ha portato all’innovativa applicazione dei nano-materiali e dell’intelligenza artificiale nel campo dei Beni Culturali. L’Istituto ha contribuito a preservare e valorizzare il patrimonio culturale, attraverso l’integrazione di tecnologie all’avanguardia, dimostrando come la scienza e l’arte possano armoniosamente coesistere e arricchirsi reciprocamente. Questo riconoscimento celebra non solo i risultati ottenuti, ma anche la visione e il futuro che si stanno costruendo nel rispetto della nostra eredità culturale.”.
Con questa motivazione il Comitato Scientifico del Premio Internazionale di Archeologia della Città di Ugento ha insignito Arianna Traviglia, coordinatrice del Centre for Cultural Heritage Technology (CCHT) di IIT a Venezia lo scorso 28 agosto della prestigiosa onorificenza, nella sezione “Innovazione e Tecnologia”.
Il premio nasce con l’obiettivo di celebrare l’interconnessione tra la moderna Città di Ugento e le sue radici storiche e culturali, in particolare il patrimonio messapico. Istituito in seguito al ritrovamento nel 1961 di una rara statua bronzea di Zeus, datata al 530 a.C., il premio mira a sensibilizzare l’opinione pubblica verso una migliore tutela e conoscenza del patrimonio storico, artistico e archeologico di Ugento.
Per il 2024, il Comune di Ugento, in collaborazione con realtà culturali e turistiche locali, ha deciso di riconoscere l’eccellenza in diverse categorie: dalla carriera accademica all’innovazione tecnologica, dal restauro archeologico alle missioni culturali all’estero.
L’istituto e la sua coordinatrice sono stati premiati per l’importanza delle loro ricerche, che uniscono scienza e cultura, proiettando il futuro della conservazione verso nuovi orizzonti di innovazione.
