La presentazione in conferenza stampa lo scorso venerdì al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano
Emozione. È questo il sentimento che ha pervaso il pubblico che nella splendida cornice del Cenacolo del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano ha visto camminare una persona grazie al nuovo esoscheletro Twin.
Infatti, oltre le straordinarie caratteristiche tecniche del dispositivo, con Twin si è ripercorsa la storia del lungo rapporto professionale tra IIT e INAIL costruito con la competenza e la passione di tutti i professionisti che hanno partecipato a questo grande progetto. L’obiettivo, di assoluto valore, per questo gruppo di persone era quello di creare un supporto tecnologico che avrebbe permesso a donne e uomini con invalidità totale o parziale agli arti inferiori, di camminare, un’azione normale per tutti noi che non ci rendiamo conto di quanto sia vitale fino a quando non siamo più in grado di possederla. Ed è qui che scatta l’emozione quando si guardano gli occhi del paziente che abbracciato da Twin cammina tra il pubblico curioso e sorpreso sotto le volte da poco restaurate del Cenacolo. È un momento magico perché ridare ad un uomo la possibilità di camminare apparteneva, prima dell’esoscheletro, alla sfera dei miracoli. I due pazienti che indossano l’esoscheletro Twin e la nuova versione raccontano con serenità la loro esperienza e sottolineano quanto l’aspetto psicologico, “la testa”, sia uno dei fattori fondamentali per ottenere successo nel percorso riabilitativo. Alle loro spalle un valente gruppo di persone che hanno saputo lavorare insieme, compiendo, mai come in questo caso, un cammino. La strada percorsa insieme da IIT e INAIL la ricorda Emanuele Gruppioni, Direttore Tecnico Area Ricerca Centro Protesi INAIL, che lavora su questo progetto dal 2010 in sinergia con i ricercatori di IIT. Matteo Laffranchi, Responsabile del laboratorio Rehab Techologies IIT INAIL, sottolinea a sua volta il valore delle collaborazioni quando ricorda i diversi scambi con ospedali e pazienti che hanno portato alla realizzazione di una serie di tecnologie chiave per permettere l’utilizzo dell’esoscheletro in semi-autonomia alle persone con lesione midollare completa. All’emozione per essere partecipi di un risultato eccellente dal punto di vista scientifico e tecnologico la presentazione di Twin ha comunicato agli astanti una poderosa impressione di competenza attraverso le diverse testimonianze degli esperti di IIT e INAIL. Una su tutte quella di Franco Molteni Direttore UOC Recupero e Riabilitazione Funzionale Villa Beretta quando ha fotografato la cooperazione con i ricercatori di IIT con un episodio. Allorché Molteni trasferì le sue valutazioni sulla messa a punto del dispositivo ai ricercatori di IIT costoro non solo le recepirono ma misero a punto degli ulteriori interventi assolutamente straordinari dal punto di vista tecnologico. Questi risultati sono il frutto, come ha sottolineato Stefano Maludrottu, Project leader Rehab Technologies IIT, di competenza ma anche di una dedizione e un entusiasmo unici da parte di tutti coloro che hanno partecipato a questo progetto. Oltre ai saluti istituzionali, il Commissario Straordinario di INAIL Fabrizio D’Ascenzo, il Presidente IIT Gabriele Galateri di Genola, il Direttore Generale Andrea Tardiola e il Direttore Scientifico Giorgio Metta hanno unanimemente sottolineato l’esigenza di percorrere rapidamente l’iter burocratico che renderà possibile lo sviluppo industriale del prototipo che potrà così essere disponibile per un gran numero di persone. E a questo proposito, Giorgio Metta ha messo l’accento sul valore sociale di soluzioni tecnologiche quali Twin che, superata la fase prototipale, possono divenire di utilizzo abituale per migliaia di persone che hanno subito gravi incidenti. IIT e INAIL sono uniti anche nell’obiettivo di offrire strumenti d’avanguardia per il miglioramento della qualità della vita dell’uomo. Uomo che deve essere centrale non solo nelle soluzioni riabilitative ma anche nella prevenzione degli incidenti sul lavoro, un fenomeno drammatico nel nostro Paese al quale vanno date risposte immediate e concrete, come ha chiesto il Presidente Galateri.
La presentazione si è aperta con il saluto del Direttore del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Fiorenzo Marco Galli una istituzione che sotto la sua direzione ha assunto una dimensione ed un respiro internazionale. L’intervento di Galli, le suggestioni offerte nell’osservare Twin che accompagna i pazienti in un luogo che racchiude la storia della tecnologia nel nostro Paese ci invita al ricordo di Guido Ucelli di Nemi, fondatore del museo, che nel 1916 creò il comitato nazionale scientifico tecnico per lo sviluppo e l’incremento dell’industria nazionale con lo scopo di promuovere un più stretto rapporto tra ricerca scientifica e industria. Ucelli di Nemi, manager dell’industria Riva, fece conoscere al mondo le turbine prodotte in Italia. Nel tempo le esigenze dei mercati sono cambiate ma la scienza e la tecnologia hanno continuato a lavorare per rispondere ai bisogni del proprio tempo. Oggi IIT e INAIL sono i moderni testimoni dell’antico ingegno italico che continua ad esprimersi offrendosi ancora come protagonista nel sistema globale dell’innovazione.
Alla presentazione del nuovo Twin sono inoltre intervenuti: Giusy Versace Senatrice della Repubblica e atleta paralimpica, Pierangelo Santelli, Presidente Lombardia Comitato Italiano Paralimpico, Giorgio Soluri Direttore Centrale Assistenza Protesica Riabilitazione INAIL, Lorenzo De Michieli Direttore Trasferimento Tecnologico IIT, Patrizio Rossi Sovrintendente sanitario centrale INAIL, Ilaria Baroncini medico fisiatra Unità spinale Montecatone Rehabilitation Institute.