L’evento conclusivo della manifestazione e l’intervento di IIT nell’incontro di Napoli
Con l’evento “L’Italia e lo sviluppo sostenibile: urgenze, aspettative e impegni” si è concluso il 24 maggio, presso la Camera dei deputati, il VII Festival dello Sviluppo Sostenibile, edizione 2023, organizzato da ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile): 24 eventi organizzati in 5 città (Napoli, Bologna, Torino e Roma), 15 milioni di contatti, 1,9 milioni di visualizzazioni nel corso delle dirette streaming e 109 milioni di impressioni sui social con la campagna all’insegna del messaggio “la sostenibilità tiene acceso il futuro”.
Nell’arco di diciassette giorni, tanti quanti gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, la manifestazione ha registrato la partecipazione di migliaia di relatori e relatrici, tra cui undici esponenti del Governo, il Vicepresidente esecutivo della Commissione europea e due Commissari, undici Presidenti di Regione.
La Fondazione IIT ha preso parte alla tappa degli eventi di Napoli, nello specifico è stata coinvolta nella sessione “Innovazione e ricerca per il futuro del Made in Italy agroalimentare”.
Nel corso dell’evento conclusivo, ASviS ha proposto al Governo e al Parlamento una roadmap per l’adozione, entro l’estate, della Strategia nazionale di sviluppo sostenibile, in vista del summit di settembre dell’ONU e della prossima presidenza italiana al G7.
Durante l’incontro finale sono intervenuti diversi rappresentanti del Parlamento e del Governo. Il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, aprendo l’incontro, ha sottolineato “l’importanza di adottare un nuovo paradigma di sviluppo sociale ed economico ispirato alla sostenibilità ambientale, all’equità territoriale e alla salvaguardia delle future generazioni”.
Il Vicesegretario generale delle Nazioni Unite, Amina J. Mohammed, e il Vicesegretario generale dell’Ocse,Fabrizia Lapecorella, hanno evidenziato l’urgenza di intervenire per affrontare le diverse, gravi e interdipendenti vulnerabilità che mettono in pericolo la sicurezza alimentare e gli approvvigionamenti energetici, minacciando l’ambiente e le condizioni di salute e aumentando le disuguaglianze, rendendo così più fragili le democrazie e mettendo a rischio il benessere presente e futuro dell’umanità.
Il Direttore scientifico dell’ASviS, Enrico Giovannini, ha ricordato che nonostante gli arretramenti e le difficoltà, l’attuazione dell’Agenda 2030 sia ancora possibile, a condizione che il Governo e il Parlamento abbiano il coraggio di prendere decisioni urgenti e lungimiranti. “Per cogliere le grandi opportunità derivanti dalla transizione bisogna cambiare il modo con cui si disegnano e si realizzano le politiche pubbliche, a partire dagli investimenti finanziati dai Fondi di coesione italiani ed europei, circa 140 miliardi di euro nei prossimi anni, che devono essere diretti all’attuazione dell’Agenda 2030, come indicato nelle conclusioni del G7 di Hiroshima, per rispondere alla domanda di giustizia climatica e sociale”.
Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Alfredo Mantovano, ha affermato che il Governo sta lavorando per approvare quanto prima la nuova Strategia nazionale di sviluppo sostenibile, anche attraverso la convocazione del Comitato interministeriale per la transizione ecologica, al fine di indirizzare la programmazione dei fondi di coesione nazionali ed europei 2021-2027 anche nella direzione dell’Agenda 2030.
Dopo gli interventi dei Presidenti dei Gruppi parlamentari della Camera dei Deputati: Chiara Braga (Partito democratico), Domenico Furgiuele (Lega), Gianni Lampis (Fratelli d’Italia), Erica Mazzetti (Forza Italia), Matteo Richetti (Azione – Italia Viva), Agostino Santillo (MoVimento 5 Stelle), Manfred Schullian (Gruppo misto) e Luana Zanella (Alleanza verdi e Sinistra), che hanno commentato le proposte dell’ASviS, il Presidente dell’ASviS, Pierluigi Stefanini, ha tratto le conclusioni dell’incontro, invitando le forze politiche ad accogliere le istanze rappresentate dall’Alleanza, comprese quelle contenute nel decalogo “Dieci idee per un Italia sostenibile” elaborato dall’ASviS.
Il Presidente ha inoltre sottolineato l’urgenza di sostenere le persone, le comunità e le organizzazioni presenti nei territori colpiti dall’alluvione in Emilia-Romagna, richiamando le istituzioni a garantire i diritti a tutte e tutti a partire dai più vulnerabili, assicurando l’effettiva parità tra i generi e le generazioni e rendendo sempre più condivisa la necessità di una transizione verso un modello di sviluppo equo e sostenibile. Infine, ha proposto al Parlamento diistituire una ‘giornata nazionale della sostenibilità’, scegliendo la data del 22 febbraio, giorno in cui, nel 2022, è stata approvata la modifica della Costituzione promossa dall’ASviS, che chiede alla Repubblica di tutelare l’ambiente, gli ecosistemi e la biodiversità, anche nell’interesse delle future generazioni.