Intervista al geologo, divulgatore scientifico e saggista iltaliano
Ospite della rassegna “Disegni, Invenzione e Macchine” a cura di Alberto Diaspro, Mario Tozzi in occasione del 500esimo anno dalla morte di Leonardo da Vinci ha commentato alcuni quadri dell’artista e spiegato come anche attraverso l’analisi delle opere di Leonardo, che raffigurano rocce e vegetazione come sfondo, sia evidente il forte cambiamento ambientale in atto.
Intervista: Camilla Dalla Bona; montaggio: Annissa Defilippi
Ai microfoni di Open Talk, Mario Tozzi ha parlato dell’importanza della divulgazione e comunicazione scientifica, della necessità per l’Italia di salvaguardare l’ambiente e la natura prima che sia troppo tardi. «La vera lacuna è quella culturale, non si riesce ad incorporare l’orizzonte ambientale in quello che sono gli orizzonti culturali del Paese».
Diplomato in maturità classica, laureato in Scienze Geologiche (110/110 e lode) e Dottore di Ricerca in Scienze della Terra (PhD), Mario Tozzi è attualmente Primo Ricercatore presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria) e si occupa dell’evoluzione geologica del Mediterraneo centro-orientale, studiando le deformazioni delle rocce per ricostruirne la storia nel passato più lontano. E’ autore di decine di pubblicazioni scientifiche su riviste italiane e internazionali, di guide geologiche e di dispense per i corsi universitari. Dal 2006 al 2011 è stato Presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Dal 2013 è Commissario del Parco dell’Appia Antica. È membro del Consiglio Scientifico del WWF e del Festival della Scienza di Genova.