Mario Caironi di IIT tra i 7 ricercatori attivi in Italia premiati da ERC con un finanziamento di tipo “Consolidator”
“Quella mattina, appena sveglio, Tony ingoiò la pillola che il medico gli aveva fatto recapitare all’alba da uno degli androidi della Corp. Una pillola elettronica, di cui aveva potuto scegliere il colore come un moderno Neo. Rossa o blu? Rossa. Quella pillola non gli avrebbe mostrato Matrix, ma ugualmente lo avrebbe aiutato a capire di più del suo corpo e di curarlo. Non sentirà nulla – gli aveva detto il medico – ma i benefici saranno molti”. Questo potrebbe essere l’incipit di un nuovo racconto di fantascienza, oppure di una cronaca di vita vera nel prossimo futuro, basata sull’invenzione di pillole elettroniche edibili e in grado di monitorare lo stato di salute di una persona. Una tecnologia su cui IIT sta lavorando grazie alle ricerche di Mario Caironi, coordinatore del laboratorio di Printed and Molecular Electronics del Center for Nano Science and Technology di IIT a Milano, e che a dicembre ha ricevuto un finanziamento di 2 milioni di euro dall’European Research Council per il progetto “Electronic Food” (ELFO), della durata di 5 anni. Per IIT si tratta del 38mo progetto individuale d’eccellenza finanziato dall’ente europeo.
“Questo progetto mi permetterà di esplorare un campo tuttora quasi totalmente inesplorato come quello dell’elettronica commestibile” ci spiega Caironi, “permetterà, a me e al mio team, di perseguire strade anche ad altissimo rischio, ma che potranno avere importanti ricadute nel campo dei dispositivi biomedici per il monitoraggio diffuso delle condizioni della salute delle persone, e nel controllo della filiera alimentare per la sicurezza e la certificazione del cibo”. Caironi allargherà il proprio gruppo di lavoro, assumendo 7 nuovi giovani ricercatori.
Attraverso il nuovo progetto ELFO, Caironi ha l’obiettivo di sviluppare una nuova piattaforma tecnologica che renda possibile l’introduzione, in modo impercettibile, di sensori e di intelligenza, nonché la capacità di comunicare con l’esterno, all’interno di qualsiasi materiale od oggetto commestibile.
“Grazie ad ELFO potrò sviluppare ulteriormente le tecniche di fabbricazione di dispositivi elettronici stampati messe a punto durante il mio primo progetto finanziato da ERC, Heroic”, aggiunge Caironi, “Questo si concluderà a breve e ci ha permesso di dimostrare performance neppure considerate raggiungibili con l’elettronica a larga area basata su carbonio”.
Il nuovo piano di ricerca è ambizioso e sarà attuato lungo due linee di sviluppo. Da una parte Caironi studierà le proprietà elettroniche dei prodotti alimentari e dei derivati alimentari, per poi unirli a materiali di sintesi commestibili, dando vita a una nuova libreria di materiali elettronici edibili; dall’altra si focalizzerà sullo sviluppo di processi di stampa e di scrittura diretta che permetteranno di fabbricare circuiti commestibili impercettibili, 20 volte più sottili di una pellicola per alimenti, con il grado di precisione offerto dalla microelettronica.
Le attività di studio porteranno alla realizzazione di due primi dimostratori. Il primo sarà una pillola “elettronica” ingeribile, controllata da radiofrequenze e in grado sia di rilevare il livello di pH che di rilasciare a comando alcuni farmaci all’interno dell’intestino. Il secondo sarà un’etichetta intelligente, anch’essa in grado di ricevere ed emettere radiofrequenze, e utilizzabile all’interno o sulla superficie dei cibi per evitare l’alterazione nella filiera alimentare.
Mario Caironi è tra i pochi scienziati (7) in Italia vincitori dell’ultima competizione dell’European Research Council (ERC) per i finanziamenti “Consolidator grant” dedicati a ricercatori con almeno sette anni di esperienza dopo il dottorato, e volti a consolidare la loro attività scientifica su progetti di eccellenza. L’investimento europeo complessivo è stato di 600 milioni di euro, nell’ambito del programma di ricerca e innovazione Horizon 2020. In tutta Europa i ricercatori vincitori sono stati 301, di 37 nazionalità diverse e con sede in 24 paesi europei.