L’amore per il rigore tedesco che rivive nella passione per l’arte e la cultura italiane
Il suo nome racconta le sue origini. La meticolosità con cui scrive racconta dov’è nata. La passione con cui descrive la sua vita in Italia racconta come viaggiare ti permetta di assorbire cultura e usi dei vari paesi del mondo.
Cansunur è nata in Germania, di madre e padre turchi emigrati rispettivamente negli anni ‘70 e ‘80.
È nata a Gifhorn, il paese capitale dei mulini a vento e patria della famosa casa automobilistica Volkswagen (sito vicino alla Volkswagen di Wolfsburg). Ha due sorelle più giovani che sono rimaste a vivere in Germania con i genitori, e il distacco con loro è stato così doloroso che in quel momento ha capito come si sarebbero dovuti sentire padre e madre quando hanno lasciato tutto in Turchia per spostarsi a vivere in Germania.
Ha completato gli studi fino alla Laurea presso la Leibniz Universität Hannover vivendo in quella bellissima e verde città e ora lavora, come PhD student presso la linea di ricerca “NanoChemistry” di IIT guidata da Liberato Manna, nel campo delle nanoparticelle e della loro applicazione nella catalisi eterogenea. L’obiettivo è quello di progettare catalizzatori nanometrici che possano facilitare le reazioni in condizioni di minor consumo di energia ma maggiore velocità. La loro applicazione può essere trovata principalmente nell’industria, ma anche nelle auto. Lo scarico di un’auto contiene catalizzatori che servono per “purificare” il più possibile i gas di scarico durante la combustione del carburante, per limitare quindi al massimo tutti gli effetti negativi e inquinanti derivanti dalla combustione. Volendo descrivere il progetto in quadro più ampio, l’obiettivo è partecipare allo sviluppo di un futuro “più verde” grazie al minor consumo di energia e minori emissioni.
Cansunur,Cosa ti piace del progetto che segui e dell’ambiente in cui lavori? Com’è IIT e come ti trovi con i tuoi colleghi?
Personalmente tengo moltissimo al nostro ambiente. Ho iniziato a preoccuparmene ancora di più quando ho iniziato a lavorare in questo campo. Per questo motivo, direi senza dubbio che amo l’idea di un futuro più verde e che il mio progetto è coinvolto nel raggiungimento di questo obiettivo. IIT è un ambiente molto multidisciplinare e internazionale, ho amici in tutti i vari dipartimenti ed è interessante sapere a cosa stanno lavorando e poter vivere uno scambio di idee/conoscenze su più prospettive. E un grande vantaggio è essere così vicini a così tante culture diverse in un unico posto è formidabile. Ho colleghi dall’India, dalla Cina, dal Pakistan, dall’Iran, dalla Spagna, dalla Russia, dal Vietnam e anche dalla Germania. È affascinante vedere quanto piccolo possa sembrare il mondo a volte quando persone da tutto il mondo si incontrano in un unico posto. Alcuni di questi colleghi sono anche dei carissimi amici con cui mi incontro fuori dal lavoro per aperitivi durante i quali sogniamo di rendere l’Europa un continente migliore o per viaggiare.
E cosa ti piacerebbe “fare da grande”?
Io viaggio molto, e viaggiare così tanto e vivere in Europa mi fa credere moltissimo in una profonda identità europea. Mi sentirei orgogliosa e onorata di poter lavorare un giorno per la Commissione Europea, specialmente nel campo delle Climate Action per guidare le politiche in quell’area. In questo modo sarei riuscita ad unire le mie conoscenze scientifiche e la mia passione per l’ambiente per un futuro migliore per le generazioni successive nella nostra amata Europa.
Mi racconta della sua prima volta a Genova, quando pensava di scapparsene via dopo poco perché in quei giorni non smetteva di piovere e non le sembrava vero di aver lasciato la piovosa Germania per una piovosa Italia. La primavera e l’estate l’hanno fatta ricredere però. Si è innamorata della città descrivendola come “una gemma celata tra tutte le altre città italiane. Con centro storico e trattorie nascoste che sono semplicemente adorabili. Il Pesto Genovese è una delle cose più belle che potrebbero capitare all’umanità, molto vicina alla scoperta del fuoco! Devo ammettere che viaggio spesso per l’Italia ma il mio cuore batte sempre più forte quando torno a Genova.”.
Mi racconti qualcosa della Germania, un aneddoto del tuo passato e una frase nella tua lingua a cui sei particolarmente legata, Cansunur?
Gifhorn è una città molto piccola, intorno ai 50.000 abitanti. La comunità turca è piuttosto numerosa e letteralmente tutti conoscono tutti. A volte può infastidire, perché avverti quasi di non avere abbastanza privacy. Ma allo stesso tempo sembra di essere un’unica grande famiglia che si prende cura l’una dell’altra, legata alla cultura turca che riesce a coesistere fianco a fianco alla cultura tedesca. Mi piace molto vedere come le persone parlino perfettamente entrambe le lingue e come le culture si stiano lentamente fondendo.
Mi piace spesso raccontare una storia di me piccina. Papà lavorava in una fabbrica e aveva perso il lavoro a causa di grosso intervento chirurgico alla colonna vertebrale. Rimase a casa alcuni mesi e io ero felicissima di trascorrere tutti i giorni a giocare con lui. Quando dovette tornare a lavorare nella fabbrica dove ancora oggi lavora passai giorni e giorni a piangere perché sarebbe di nuovo stato fuori casa per la maggior parte del tempo. Solo dopo mi resi conto crescendo di doverlo ringraziare per i grandi sacrifici fatti e che hanno reso possibili molte cose per me e la mia famiglia.
Due frasi a cui sono legata:
- in tedesco: Mit dem Wissen wächst der Zweifel. By Johann Wolfgang Goethe. (Con la conoscenza, aumentano i dubbi);
- in turco: Her yerde olmak gibi bir duan varsa, gönüllere gir; çünkü sevenler, sevdiklerini gönüllerinde taşırlar. By Rumi (Se hai intenzione di spostarti molto, entra nel cuore delle persone. Perché se impari ad amare ti porti dietro con te le persone che ami dentro il cuore).
Quando parla della Germania mi dice che non le dispiacerebbe tornare un giorno a vivere lì, per lavoro o per sempre, e non nasconde di avere un debole per le capacità di ordine e organizzative dei tedeschi. Ma che in fondo, anche la rigidità tedesca può diventare stretta ed eccessiva a lungo andare, come qualunque aspetto negativo di qualunque città. E che per adesso lavorare e viaggiare sono le cose che ama di più in assoluto.
E noi le auguriamo di continuare a farlo fermandosi solo quando avrà deciso la città migliore per lei.
In bocca al lupo Cansunur, e grazie!