Per la rubrica “Invisibili o Supereroi?” arrivata alla settima puntata, abbiamo intervistato, Stefano Borgato, segretario di redazione della rivista online, Superando
Superando è una realtà unica nel panorama dell’informazione italiana, ma come e quando è nata questa testata? Quali sono state le motivazioni che hanno portato alla sua creazione e c’è stato un evento o un momento particolare che ha rappresentato la scintilla per iniziare questa avventura editoriale?
Superando è nata nel 2004 da un’idea della Federazione Italiana Superamento Handicap (FISH), oggi conosciuta come Federazione Italiana per i Diritti delle Persone con Disabilità e Famiglie, grazie a un finanziamento del Ministero del Welfare. All’inizio, non c’era l’intenzione di creare una testata giornalistica: l’idea era quella di una semplice brochure aggiornata periodicamente per dare più visibilità alla FISH.
Tutto cambiò il 15 dicembre 2004, quando fu pubblicato un breve articolo intitolato “Un amore osteggiato”, che raccontava la complicata storia d’amore tra una ragazza con disabilità e un giovane senza disabilità. Quel racconto toccante fece scattare una scintilla: ci si rese conto che si poteva fare molto di più di una brochure. Si poteva dare spazio alle voci delle persone con disabilità, raccontando le loro storie, le loro sfide e i loro successi.
Nei due anni successivi, Superando crebbe anche grazie all’importante dibattito internazionale che portò all’approvazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità nel 2006. A raccontare quel percorso fu Giampiero Griffo, “inviato speciale” di Superando e membro della delegazione italiana all’ONU.
Da allora, Superando ha continuato a crescere, diventando una testata giornalistica registrata e un punto di riferimento per l’informazione sull’inclusione sociale. Due mesi fa, ha festeggiato i suoi primi vent’anni, confermando il suo impegno a dare voce a chi troppo spesso non viene ascoltato.
Qual è l’obiettivo principale che guida oggi Superando e quali valori orientano il vostro lavoro quotidiano? A chi si rivolge principalmente la vostra testata e come contribuisce concretamente al dibattito sull’inclusione sociale in Italia?
Le due parole chiave che da sempre guidano Superando sono informare e far dibattere. Fin dall’inizio, la nostra missione è stata quella di offrire un’informazione completa su tutto ciò che riguarda la disabilità, ma anche di stimolare un confronto aperto, accogliendo opinioni diverse e a volte dissonanti, provenienti sia da associazioni sia da singoli cittadini e cittadine, con e senza disabilità, nel pieno rispetto di una visione pluralista. Il giornale Superando si è rivolto inizialmente soprattutto alle persone con disabilità, ai loro familiari e alle associazioni impegnate nella tutela dei diritti, offrendo spazio a riflessioni, esperienze personali e storie di vita. Tuttavia, il nostro obiettivo è sempre stato quello di allargare questo dialogo anche al di fuori del mondo della disabilità, coinvolgendo chiunque sia disposto ad ascoltare e a riflettere. I dati dimostrano che questo approccio sta funzionando: il nostro pubblico si sta ampliando e Superando continua a contribuire al cambiamento culturale necessario per costruire una società più inclusiva e consapevole.
Quali sono i temi legati a disabilità e inclusione che affrontate più frequentemente e quali considerate prioritari oggi? Quali collaborazioni con associazioni o altre realtà sono state più significative nel vostro percorso e quali sfide affrontate nel portare avanti il progetto? In che modo lettori e organizzazioni possono sostenere concretamente il vostro lavoro?
Superando è un giornale online che affronta tutte le diverse forme di disabilità con uno sguardo ampio e inclusivo, sia a livello nazionale che internazionale. Trattiamo la disabilità in relazione ad altri diritti fondamentali, come quelli di bambini, anziani e persone migranti, mantenendo sempre come punto di partenza la prospettiva della disabilità. Dedichiamo particolare attenzione alle iniziative proposte dalla rete associativa della FISH, nostro editore, e ci impegniamo a promuovere un’informazione capace di unire, mostrando quanto sia fondamentale considerare tutti i diritti umani come parte di un percorso unico di giustizia e uguaglianza.
Dietro le quinte, però, non mancano le sfide. Una delle più grandi è spiegare il motivo per cui scegliamo di trattare anche argomenti apparentemente “fuori tema”. Lo facciamo perché crediamo che i diritti siano indissolubilmente legati tra loro e che riguardino tutti, ovunque. Purtroppo, far comprendere questa visione non è sempre facile, e lo notiamo anche dai dati di lettura degli articoli.
Il nostro sguardo va oltre i confini italiani, con un costante lavoro di adattamento e diffusione delle attività promosse da importanti organizzazioni internazionali come l’EDF (Forum Europeo sulla Disabilità), l’IDA (Alleanza Internazionale sulla Disabilità) e il DPI (Disabled Peoples’ International).
Ma Superando è fatto soprattutto di Persone, con la P maiuscola. Abbiamo avuto il privilegio di collaborare con figure storiche dell’attivismo per i diritti delle persone con disabilità come Salvatore Nocera, Giampiero Griffo e Simona Lancioni. Inoltre, la guida dei nostri direttori è stata fondamentale per la crescita della testata: da Franco Bomprezzi, il primo “giornalista a rotelle” come amava definirsi, ad Antonio Giuseppe Malafarina, entrambi figure rispettate nel giornalismo e nell’attivismo.
Oggi, alla guida di Superando c’è Stefania Delendati, la prima donna a ricoprire questo ruolo, che continua l’importante tradizione di avere giornalisti con disabilità alla direzione. Questo è un valore fondamentale per noi, perché chi dirige il giornale conosce da vicino il mondo di cui si parla ogni giorno, portando avanti un impegno autentico e profondo verso l’informazione inclusiva.
Guardando al futuro, quali sono i progetti e le iniziative che Superando intende sviluppare per promuovere sempre più i diritti e l’inclusione? Quale messaggio volete lasciare ai vostri lettori, sia a quelli affezionati sia a chi si avvicina per la prima volta alla vostra testata? E in che modo chiunque, lettori, associazioni o singole persone, può contribuire attivamente alla vostra crescita e partecipare alle vostre iniziative?
Superando è sempre aperto a nuovi contributi: valutiamo con attenzione riflessioni, approfondimenti o notizie che ci arrivano per un’eventuale pubblicazione. Per celebrare i vent’anni della testata, abbiamo rinnovato il sito per renderlo più accessibile e stiamo rafforzando la nostra presenza su Facebook e Instagram, per raggiungere un pubblico ancora più ampio. I nostri lettori e collaboratori sono la nostra vera forza, e a loro va il nostro ringraziamento più sincero. È anche grazie a loro e a tutti i nostri collaboratori che qualche anno fa abbiamo condiviso con orgoglio la Menzione Speciale per le testate online al Premio Giornalistico Alessandra Bisceglia per la Comunicazione Sociale. La nostra promessa? Continuare a promuovere una cultura inclusiva e rispettosa dei diritti di tutti.