Volge al termine la I edizione dell’acceleratore internazionale della filiera dell’Healthcare e Biotech
Si è tenuto ieri a Roma l’Health&BioTech Accelerator Summit, l’evento di chiusura della prima edizione dell’Acceleratore tutto dedicato alla filiera del biotech e della salute. La giornata, organizzata da Deloitte Italia, MSD Italia e Intesa Sanpaolo RBM Salute, ha avuto come tema trasversale “Ricerca, salute e innovazione: dal PNRR le linee guida per l’Italia di domani” e ha visto l’intervento di istituzioni, dei Corporate Partner dell’Acceleratore e delle 6 startup selezionate nel corso della prima edizione dell’Health&BioTech Accelerator (Cardiolyse, ECG247, Kither Biotech, MicroMesh, Vaxxit, Wearable Robotics).
In particolare, dopo il benvenuto di Fabio Pompei, CEO Deloitte Central Mediterranean, all’evento sono intervenute figure di spicco quali Maria Domenica Castellone (Membro della Commissione Igiene e Sanità, Senato della Repubblica), Andrea Costa (Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute), Mattia Mor (Commissione Attività Produttive Camera dei Deputati), Luigi Nicolais (Consigliere per le Politiche della Ricerca presso il MUR), Ettore Rosato (Vicepresidente della Camera dei Deputati), Giovanni Tria (Consulente Economico per il Dossier Vaccini presso il MiSE), Nicoletta Luppi (Presidente e AD MSD Italia), Marco Vecchietti (AD e DG Intesa Sanpaolo RBM Salute), insieme a numerosi altri speaker di rilievo provenienti dal mondo della sanità privata (quali Gruppo San Donato), della ricerca (quali l’Istituto Italiano di Tecnologia e IFOM), dell’università (quali l’Università di Milano) e della finanza (quali Panakés Partners).
Durante la giornata si sono toccati temi importanti per il mondo della salute e per il Paese, quali l’Open Innovation e i nuovi modelli di cura e di prevenzione, ancora più interessanti viste le prospettive e gli investimenti abilitati dal PNRR, il tutto all’interno della cornice dell’Health&BioTech Accelerator, il più grande programma di Open Innovation a livello nazionale dedicato alla salute e alle biotecnologie. L’Acceleratore, partito il 10 dicembre 2020, è sostenuto oltre che dai Corporate Partner MSD Italia e Intesa Sanpaolo RBM Salute, anche dai clinical partner Gruppo San Donato, Humanitas e Santagostino, dall’Istituto Italiano di Tecnologia, Università di Milano e IFOM in qualità di scientific partner, oltre che da Life Science District come supporting partner e Smau, Digital Innovation Days, Notizie.it,Makinglife e InnovUp come ecosystem partner; Panakés Partners, Digital Magics e Italian Angels for Growthricoprono invece il ruolo di investment partner.
Durante la sua prima edizione, il programma ha visto la partecipazione di oltre 350 startup da 36 paesi nel Mondo. Un approfondito processo basato su 3 gate di selezione ha permesso di scegliere le 6 startup che hanno avuto accesso alla fase di piloting, il vero cuore dell’Acceleratore.
Caratteristica distintiva degli acceleratori Deloitte Officine Innovazione è infatti la fase di disegno e implementazione di progetti pilota condivisi tra i Corporate Partner del programma e le startup da loro selezionate, con il supporto di tutto l’ecosistema di partner dell’Acceleratore. Queste progettualità – che vanno dal roll-out pilota di dispositivi innovativi su pazienti a programmi di supporto strategico per lo sviluppo di farmaci biotech – rappresentano un’occasione unica sia per le startup, che interagiscono in modo strutturato e finalizzato con grandi aziende con la prospettiva di espandere il proprio business, sia per le aziende partner, che possono valutare direttamente sul campo la solidità delle soluzioni innovative e dei team che le hanno sviluppate.
La prima edizione dell’Health&BioTech Accelerator terminerà ufficialmente a fine mese, ma l’Acceleratore tornerà dopo l’estate con una nuova edizione.
“Le startup selezionate sono il frutto di un attento processo di scouting e analisi, che ha visto coinvolte oltre 350 startup e scale-up candidate. Abbiamo dedicato uno sforzo particolare nell’identificare quelle soluzioni con le migliori caratteristiche e il potenziale di business per portare innovazione di qualità sul mercato, rispondendo allo stesso tempo alle principali sfide di uno dei settori più promettenti per le nuove tecnologie come quello dell’Health & Biotech”, commenta Francesco Iervolino, Partner Deloitte Officine Innovazione. “Siamo molto soddisfatti delle realtà individuate e dei 5 progetti pilota costruiti insieme ai Corporate Partner, finalizzati a rendere concreta l’innovazione all’interno della filiera industriale”.
Altro valore aggiunto è proprio la caratteristica distintiva dell’Health&BioTech Accelerator di essere un programma “di filiera”, che può quindi facilitare la creazione di tavoli di lavoro e confronto tra i diversi attori della medesima value chain intorno a tecnologie e soluzioni concrete, confrontando i diversi punti di vista e andando così a identificare in modo ancora più efficace le tecnologie più promettenti, anche ideando progettualità multi-partner che sarebbe stato più difficile generare in altri contesti.
“La pandemia ha determinato un momento di trasformazione per il settore. I player hanno visto l’accelerazione di alcuni trend, che mettono in moto un processo di innovazione del comparto, e che dovranno tenere sempre più a mente in futuro: ripensare i luoghi di lavoro, accelerare la digitalizzazione, impostare modelli commerciali pensati su misura per il cliente, sviluppare collaborazioni e sperimentazioni cliniche innovative, abbreviare i tempi di sviluppo e revisione dei farmaci. Sarà quindi cruciale muoversi all’interno di un ecosistema con altri partner e creare nuove collaborazioni e partnership”, aggiunge Valeria Brambilla, Life Sciences & Health Care Industry Leader di Deloitte.
«L’innovazione in campo sanitario e farmacologico è, a tutti gli effetti, una priorità per garantire il benessere di un Paese – dichiara Nicoletta Luppi, Presidente e Amministratore Delegato MSD Italia – La pandemia ha accelerato il ricorso alla tecnologia in tutti gli ambiti della nostra Vita, incluso quello della Salute e non si deve tornare indietro. Ritengo, infatti, che una rapida e sistemica adozione delle nuove tecnologie, al pari dell’innovazione in farmaci e vaccini, ricopra un ruolo fondamentale nella definizione di servizi sanitari resilienti e accessibili per la gestione della cronicità e della Sanità Pubblica in generale. Per non restare indietro nella corsa all’innovazione, bisogna riuscire ad intercettare le tendenze di un ecosistema in continua evoluzione e selezionare i partner giusti. In quest’ottica, progetti come Health & Biotech Accelerator rappresentano un prezioso strumento per mettere in contatto i diversi attori della filiera della Salute. Ciascuno di noi (le aziende, le piccole start up, le istituzioni e il mondo scientifico) è infatti portatore di un know how e di un valore distintivo. Solo insieme, attraverso una sana e trasparente collaborazione pubblico-privato, possiamo fare la differenza per la Vita e la Salute delle Persone.».
Marco Vecchietti, AD e DG di Intesa Sanpaolo RBM Salute, conclude: “Intesa Sanpaolo RBM Salute ha da sempre investito in ricerca ed innovazione, al fine di integrare nei propri prodotti le soluzioni più avanzate sia in campo sanitario che tecnologico. In continuità con questa impostazione la Compagnia, all’interno dell’Acceleratore ha puntato sulle potenzialità della robotica, in campo riabilitativo e protesico, e sulla digitalizzazione dei processi di accesso alle prestazioni sanitarie al fine di valorizzare il contributo aggiuntivo garantito dall’assicurazione nella protezione della salute degli assicurati.”
Cardiolyse – ECG247. Progetto che vede coinvolte due startup internazionali, Cardiolyse, startup finlandese che ha sviluppato una piattaforma cloud di data analytics per il tele-monitoraggio in ambito cardiaco ed ECG247, startup norvegese che ha brevettato l’“ECG247 Smart Heart Sensor”, un innovativo dispositivo wireless per il monitoraggio cardiaco da remoto. Le due startup stanno lavorando insieme ad uno dei maggiori gruppi ospedalieri italiani per testare una combinazione innovativa delle loro tecnologie, creando un nuovo modello per il tele-monitoraggio cardiaco.
Kither Biotech. Durante il periodo di accelerazione Kither Biotech, startup biofarmaceutica preclinica che sviluppa nuove terapie per rare malattie polmonari quali la fibrosi cistica, ha lavorato con il continuo supporto del team di MSD Italia su alcune aree di interesse strategico per la startup. In particolare, all’interno del programma la startup ha ricevuto supporto nell’individuazione del migliore approccio alle agenzie regolatorie e nell’identificazione della giusta strategia per il disegno degli studi clinici di fase 1 e fase 2.
MicroMesh. MicroMesh, progetto di ricerca dell’Istituto Italiano di Tecnologia che sta sviluppando un impianto polimerico per il trattamento del glioblastoma multiforme (GBM), si è concentrato all’interno del programma di accelerazione sull’ottimizzazione del prodotto, sulla definizione del miglior approccio strategico alla sperimentazione clinica e sulla strutturazione di un business plan preliminare. Durante il percorso, MicroMesh ha avuto modo di confrontarsi con il team di MSD Italia, e con esperti del Gruppo San Donato che hanno fornito un supporto strategico e mirato alla startup.
Vaxxit. La startup Vaxxit, biofarmaceutica italiana che sviluppa vaccini contro HIV, Herpes Simplex Virus (HSV) e M. Tuberculosis, ha lavorato durante le settimane di progetto a fianco del team di MSD Italia su alcune aree di particolare rilevanza per la propria crescita, quali l’ottimizzazione del percorso sperimentale preclinico, il dimensionamento della popolazione dei pazienti e l’identificazione delle migliori strategie cliniche per ridurre il time-to-market.
Wearable Robotics. Progetto che vede impegnata Intesa Sanpaolo RBM Salute al fianco di Wearable Robotics, startup italiana spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa che ha sviluppato un innovativo esoscheletro robotico per la neuro-riabilitazione post-ictus. La progettualità verte sulla creazione di una nuova copertura assicurativa per questi trattamenti d’avanguardia, da erogare attraverso una rete di strutture sanitarie partner selezionate all’interno dell’Acceleratore.