Martedì 4 dicembre a Parigi la ricercatrice IIT Francesca Santoro è stata insignita dal MIT Technology Review del premio “Innovators Under 35 Europe 2018” per la sezione Pioneers. Interview: Camilla Dalla BonaAlla base del prestigioso riconoscimento, il progetto di ricerca sul cerotto fotovoltaico 3D “chip for skin regeneration”, un dispositivo indossabile, usa-e-getta, economico e flessibile, in grado di adattarsi e stimolare la rigenerazione delle aree lesionate della pelle, accelerando la guarigione della ferita più velocemente rispetto alla tempistiche fisiologiche.Ogni anno l’MIT Technology Review seleziona i ricercatori e i progetti considerati punti di riferimento per comprendere e anticipare i cambiamenti che in un futuro immediato potranno influire sul benessere delle persone. Far parte degli innovatori del gruppo selezionato per il 2018 è stato per Francesca Santoro un motivo di particolare orgoglio. Già inserita dal MIT nell’elenco dei ricercatori più influenti d’Italia, Francesca Santoro ha sottolineato che il nuovo riconoscimento a livello europeo va letto come uno stimolo per tutti i ricercatori italiani a guardare con fiducia alle proprie aspirazioni anche dal nostro Paese.Un grande risultato, che la ricercatrice condivide con IIT che le ha dato la possibilità di mettere in atto il know how acquisito all’estero una volta rientrata in Italia, e con il proprio team composta da: Leonardo Garma, post doc, Laura Matino, studentessa di dottorato, Claudia Lubrano e Paola Scognamiglio, research fellow. Al termine della cerimonia, Francesca Santoro è stata invitata dalla Console Generale d’Italia a Parigi, Emilia Gatto, a visitare il Consolato.Napoletana, classe 1986, Francesca Santoro è laureata all’Università degli Studi di Napoli Federico II in ingegneria biomedica con una specializzazione in biomateriali, ha svolto il dottorato in Germania ad Aquisgrana ed è stata ricercatrice alla Stanford University dal 2014 al 2017, quando è tornata in Italia grazie alla competitiva posizione di tenure track che l’Istituto Italiano di Tecnologia le ha offerto per coordinare il gruppo di ricerca di bioelettronica al centro IIT di Napoli, Center for Advanced Biomaterials for Healthcare.