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Glassense, il progetto di Start-Up IIT premiato al PNI

Glassense, la ‘lente acustica’ che aiuta le persone con problemi di udito a capire meglio il parlato in ambienti rumorosi è stato premiato al PNI (Premio Nazionale Innovazione) con il premio menzione speciale Social Innovation

Alla quattordicesima edizione del Premio Nazionale per l’Innovazione (PNI) organizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia insieme all’Associazione PNICube, il progetto imprenditoriale Glassense, dei ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), si è aggiudicato il premio menzione speciale Social Innovation. Grazie a questo risultato il team Glassense si è conquistata l’ammissione diretta alla fase finale della Global Social Venture Competition, organizzata in collaborazione con Startup Initiative.

Il PNI è una competizione di aspiranti imprenditori, che unisce 39 università italiane e 15 incubatori accademici è una sorta di “coppa dei campioni” tra i progetti d’impresa hi-tech provenienti principalmente dal mondo della ricerca.

Il progetto GLASSENSE, già risultato vincitore della sua categoria alla recente SMARTCup Liguria 2016, nasce dall’esigenza di risolvere il problema della comprensione del parlato in ambienti rumorosi o affollati, quando la persona che ascolta ha una perdita parziale dell’udito.

7 milioni di persone in Italia soffrono di perdita parziale dell’udito (350 milioni nel mondo). Per chi soffre di questo problema la percezione del parlato è seriamente compromessa in ambienti affollati o rumorosi, e viene recuperata solo in parte con l’utilizzo di protesi acustiche. La difficoltà nel percepire i suoni o di conversare in situazioni tipiche dell’interazione sociale, come cene, eventi e fiere pone la persona con ipoacusia a rischio di esclusione sociale.

Glassense è un ausilio indossabile che, grazie ad una speciale combinazione di microfoni, aiuta a comprendere meglio il parlato in ambienti rumorosi, gestendo i suoni in base alla loro provenienza. Ha la forma di un comune paio di occhiali e può comunicare senza fili con gli apparecchi acustici in commercio.

Indossando Glassense, basta dirigere il proprio viso verso la persona con la quale si sta avendo una conversazione. Come una vera e propria ‘lente acustica’, l’occhiale amplifica il suono della voce della persona con cui si sta parlando, attenuando voci e rumori circostanti e migliorando la qualità delle interazioni sociali della vita di tutti i giorni.

Uno studio scientifico ha dimostrato l’efficacia di Glassense rispetto alle protesi acustiche di ultima generazione. La ricerca è frutto della collaborazione di università, enti di ricerca, aziende e centri di riabilitazione tutti situati in Liguria.

Il progetto è stato finanziato con fondi regionali e coordinato da Linear srl nell’ambito del polo Si4Life. I prototipi sono stati realizzati grazie alla collaborazione di aziende liguri (Camelot Bio, Softjam, Optics), enti di ricerca e centri di riabilitazione genovesi (IIT, Unige, Istituto Chiossone e Gruppo Fides). E’ un esempio virtuoso di collaborazione tra l’accademia, l’impresa e la riabilitazione, dove tutte le realtà sono dislocate in Liguria.

I ricercatori IIT ideatori del progetto (Luca Brayda, Luca Giuliani, Francesco Diotalevi, Giulio Sandini, Andrea Trucco) hanno ora l’obiettivo di raccogliere i finanziamenti necessari per portare dalla fase di prototipo a quella di prodotto da introdurre sul mercato dei dispositivi destinati ai disabili uditivi.

 

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