Numerosi i progetti dell’Istituto Italiano di Tecnologia – IIT che saranno presentati durante questo evento
Da oggi, lunedì 16 dicembre 2024, fino a mercoledì 18, Fiera Roma ospiterà la sesta edizione del NSE New Space Economy Expoforum, un evento di punta per il settore della nuova economia spaziale. Nato nel 2019, l’Expoforum è diventato un appuntamento imperdibile per esplorare le sfide e le opportunità offerte dal mondo dello spazio. L’evento prevede un articolato programma di eventi, una sezione espositiva e un ricco programma di networking.
Organizzato da Fiera Roma in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), l’evento gode del patrocinio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, del Ministero della Difesa, di ENEA, INAF, dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma e del supporto della Regione Lazio e della Camera di Commercio di Roma.
L’accesso alla manifestazione è completamente gratuito, disponibile previa registrazione sul sito ufficiale nseexpoforum.com o direttamente in Fiera.
L’Istituto Italiano di Tecnologia prenderà parte all’evento con uno spazio espositivo dedicato, dove presenterà le sue ricerche nel settore spaziale, con l’obiettivo di coinvolgere il pubblico e mostrare come queste tecnologie possano apportare benefici sia nello spazio che nella vita quotidiana sulla Terra.
All’interno dello spazio espositivo si potranno trovare i seguenti progetti:
L’unità Advanced Robotics presenterà un sistema teleoperativo che permette di controllare un robot situato nel centro IIT di Genova attraverso un visore di realtà virtuale. Questo sistema consente all’operatore di visualizzare una replica digitale del robot e del laboratorio, permettendo di interagire con l’ambiente simulato. Questa tecnologia potrebbe essere utilizzata per applicazioni terrestri, come la manutenzione remota in ambienti pericolosi, o in contesti spaziali, come la riparazione e manutenzione sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
Il Centre for Cultural Heritage Technology dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Venezia presenterà le tecnologie sviluppate per l’identificazione di scavi clandestini e la localizzazione di siti archeologici sotterranei ancora sconosciuti. Utilizzando immagini satellitari e metodi automatizzati basati su Machine Learning, queste soluzioni consentono una rilevazione tempestiva ed efficace, fondamentale per proteggere il patrimonio culturale e prevenire la perdita di siti archeologici, specialmente in aree remote e inaccessibili. Le immagini satellitari, in particolare, sono diventate essenziali per monitorare e individuare le zone ad alto rischio di saccheggio.
L’unità Delta Lab presenterà delle batterie a base di germanio, sviluppate in collaborazione con ASI, che offrono prestazioni superiori rispetto alle attuali batterie commerciali, oltre ad avere la capacità di rigenerarsi anche dopo essere state esposte a temperature estremamente basse, una caratteristica che le batterie al litio-ione non possiedono.
In aggiunta, Delta Lab, in collaborazione con l’unità Nanophotonic Devices, presenterà il progetto, finanziato da ASI, di un sistema per il trasferimento di potenza wireless, che potrà essere impiegato in applicazioni superficie-superficie e orbita-superficie.
L’unità Dynamic Legged Systems presenterà i risultati del progetto ESA ANT, che ha portato allo sviluppo e al test di un software per il movimento di rover quadrupedi ed esapodi su terreni inclinati. Inoltre, sarà presentato un innovativo sistema di locomozione che consente ai rover quadrupedi di affrontare terreni ripidi, come dimostrato da un rover progettato su misura, capace di scivolare su un cumulo di ghiaia inclinato di 33° e alto 10 metri.
L’unità Electron Spectroscopy and Nanoscopy e l’unità Nanophotonic Devices, presenteranno un progetto, finanziato da ASI, che sviluppa rivelatori di radiazione basati su nanocristalli di perovskite, progettati per applicazioni spaziali. Questi rivelatori sono progettati per offrire una risposta significativamente più rapida rispetto ai modelli attuali e un peso ridotto, caratteristiche essenziali per l’impiego nello spazio.
Il laboratorio di biostampa 3D, parte dell’unità Nanotechnologies for Neurosciences dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Roma, si dedica allo sviluppo di nuovi approcci per la creazione di costrutti viventi, con l’obiettivo di migliorare, riparare e modellare i tessuti umani. La possibilità di realizzare queste attività nello spazio rappresenterebbe una svolta rivoluzionaria, aprendo la strada alla creazione di tessuti viventi funzionali con autentiche proprietà tridimensionali, anche in condizioni di assenza di gravità. A tal fine, sarà presentato un prototipo operativo di biostampante 3D, capace di stampare cellule viventi e biomateriali, per la biofabbricazione nello spazio.
L’unità Neurobiology of miRNA presenterà AstRNAuts, un progetto di biomedicina spaziale sviluppato congiuntamente con ASI, in collaborazione con l’Aeronautica Militare Italiana e l’Ospedale Bambino Gesù di Roma. Il progetto mira a studiare piccole molecole di RNA per verificare se la loro presenza nei fluidi corporei degli astronauti possa indicare alterazioni fisiologiche specifiche. L’obiettivo è creare un modello di diagnosi predittiva della salute degli astronauti durante le lunghe missioni spaziali, utilizzando anche intelligenza artificiale. I risultati del progetto avranno importanti applicazioni sulla Terra, in particolare nella diagnosi predittiva di malattie legate all’invecchiamento, come le malattie neurodegenerative.