In mostra le tecnologie sviluppate nei laboratori IIT riguardanti la sostenibilità, sfida centrale del piano strategico 2024 – 2029 di IIT.
Genova, 22 aprile 2025 – L’Istituto Italiano di Tecnologia prenderà parte ad “Euroflora 2025 – 13^ Mostra internazionale di piante e fiori” con un’area espositiva nel nuovo Palasport in cui i visitatori e le visitatrici potranno vedere alcune delle tecnologie sviluppate nei laboratori di IIT riguardanti sostenibilità, economia circolare e smart agriculture. Inoltre i ricercatori e le ricercatrici IIT terranno dei seminari nell’arena Roverella nel nuovo Waterfront di Levante.
Queste tematiche per IIT sono centrali come comunicato all’interno del nuovo piano strategico 2024 – 2029, dove è stata identificata prioritaria l’intelligenza artificiale per affrontare le due sfide sociali più urgenti del nostro tempo: la salute (Healthcare) e la sostenibilità (Earthcare).
Alla sostenibilità IIT inoltre, dedica uno dei 5 programmi Flagship: “Technologies for Sustainability” ossia lo sviluppo di tecnologie per la sostenibilità che contribuiranno alla creazione di paradigmi di economia circolare, progettazione di nuovi materiali per la transizione energetica, depurazione dell’acqua, studio di sistemi robotici per l’agricoltura e all’ottimizzazione dei processi produttivi per una migliore gestione delle risorse naturali.
In particolare, gli appuntamenti con i seminari di IIT presso l’arena Roverella sono:
24 aprile, ore 16:00 – 18:00: “Vinum. Robotica per la potatura di precisione del vigneto. Nuove soluzioni tecnologiche per l’agricoltura di domani” a cura di Claudio Semini, Responsabile dell’unità di ricerca IIT Dynamic Legged Systems. Dimostrazione live del robot. Il Progetto Vinum è in collaborazione tra IIT e la facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Piacenza. Attualmente parte del contributo di IIT è sostenuto da RAISE, l’ecosistema dell’innovazione finanziato dal PNRR.
27 aprile, ore 16:30 – 18:30: “Vinum. Robotica per la potatura di precisione del vigneto. Nuove soluzioni tecnologiche per l’agricoltura di domani” a cura di Angelo Bratta, ricercatore dell’unità di ricerca IIT Dynamic Legged Systems. Dimostrazione live del robot. Il Progetto Vinum è in collaborazione tra IIT e la facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Piacenza. Attualmente parte del contributo di IIT è sostenuto da RAISE, l’ecosistema dell’innovazione finanziato dal PNRR.
28 aprile, ore 17:30 – 18:30: “Smart materials: soluzioni tecnologiche per un’agricoltura sostenibile e bioplastiche dagli scarti vegetali” a cura di Marco Contardi e Martina Pierina Facchinelli, ricercatori dell’unità di ricerca IIT Smart Materials.
3 maggio, ore 15:00 – 16:00: “Estratti naturali, tra cui gli scarti di vinificazione dei vigneti delle Cinque Terre: antiossidanti naturali per la salute umana” a cura di Gianni Ciofani, Coordinatore del Centro IIT di Pontedera e responsabile dell’unità di ricerca IIT Smart Bio-Interfaces.
Nell’area espositiva di IIT saranno visibili per l’intera durata della manfestazione:
Bioplastiche e smart materials sviluppati dall’unità di ricerca “Smart Materials” dell’Istituto Italiano di Tecnologia diretta da Athanassia Athanassiou: soluzioni innovative per il recupero e il riutilizzo degli scarti di origine vegetale. Si tratta di materiali costituiti da fibre naturali che, pur avendo proprietà meccaniche simili a quelle della plastica, a fine ciclo possono essere riassorbiti dalla natura. Le caratteristiche di questi materiali sono: totale biodegradabilità nell’ambiente, alto contenuto di olii essenziali che consentono applicazioni anche nel campo del packaging alimentare e possibilità di creare miscele con più vegetali per ottenere proprietà meccaniche diverse. In IIT i ricercatori stanno studiando come fare reverse engineering della natura, rendendo i vegetali scartati dall’industria del cibo, orto-frutticola e non solo, la nuova generazione di bioplastiche in grado di rimpiazzare materiali fossili e non rinnovabili con materiali che siano in grado di chiudere il cerchio dell’economia circolare. Queste nuove tecnologie hanno il potenziale per cambiare sia la filiera degli imballaggi che quella del cibo. Sostituire tutta la plastica di oggetti che hanno una durata della vita limitata migliorerà la sostenibilità ambientale della società.
Tecnologie bio-ispirate sviluppate dall’unità di ricerca “Bioinspired Soft Robotics” dell’Istituto Italiano di Tecnologia diretta da Barbara Mazzolai: Lo sviluppo di robot ambientali bio-ispirati con capacità sensoriali e di analisi multiple e contemporanee, è tra gli scopi della ricerca condotta da Barbara Mazzolai, Associate Director per l’area robotica dell’Istituto Italiano di Tecnologia. Il team di Mazzolai sviluppa tecnologie ispirate a comportamento, meccanismi di funzionamento e alla struttura di piante, radici e semi per ottenere robot in grado di svolgere diverse attività legate al monitoraggio ambientale come leggere la composizione chimica di un terreno e alcuni suoi parametri fisici, quali umidità, temperatura e resistenza meccanica. Tra le tecnologie esposte: Tra le tecnologie esposte figurano: Acer i-Seed, il primo seme artificiale fluorescente ed ecosostenibile per il monitoraggio ambientale attraverso i droni, ispirato ai semi naturali di Acer campestre e al loro comportamento aerodinamico; I-Seed, un robot a forma di seme capace di esplorare il suolo in base alle variazioni di umidità, costituito da materiale biodegradabile e in grado di muoversi nell’ambiente senza l’ausilio di batterie o altre sorgenti esterne di energia; FiloBot, il primo robot che cresce e si muove come una pianta rampicante, in grado di costruire autonomamente il proprio corpo dalla punta grazie a una tecnica di stampa 3D direttamente integrata nel robot stesso; e HybriBot, un robot bioibrido realizzato da IIT in collaborazione con l’Università di Friburgo, composto da una capsula in farina ottenuta con tecniche di micro-fabbricazione 3D e da due appendici naturali del frutto dell’avena, capaci di muoversi in risposta all’umidità dell’aria.