Dalla pratica alla teoria: metodi e strategie per la cittadinanza scientifica, convegni formativi gratuiti promossi da De Agostini Scuola
“A scuola di Scienza” è il primo ciclo di convegni formativi gratuiti promossi nel 2016 da De Agostini Scuola per i docenti di Scienze di ogni ordine e grado scolastico, con tappe nelle città di Bologna (18 marzo), Torino (7 aprile) e Chieti (12 aprile). Approfondimenti, aggiornamenti e attività laboratoriali interattive, proposte da alcuni tra i maggiori esperti di scienza, didattica e divulgazione scientifica, permetteranno di mettere a punto i temi e i metodi didattici innovativi utili per favorire un apprendimento integrato e attivo delle scienze.
L’Italia è uno dei Paesi in cui c’è maggior bisogno di intervento nelle cosiddette materie STEM (Science, Technology, Engineering, Math), stando alle ultime indagini internazionali sulle competenze degli studenti adolescenti OCSE-PISA (Programme for International Student Assessment) e TIMSS (Trends in International Mathematics and Science Study). Le Indicazioni nazionali dicono che le discipline scientifiche del curricolo (Biologia, Chimica, Scienze della Terra) vanno insegnate in modo dinamico e trasversale, affinché si trasformino in competenza scientifica per i cittadini di domani: gli studenti con un background solido nelle materie scientifiche saranno così in grado di interpretare e interagire con l’ambiente naturale che li circonda in modo autonomo e responsabile. Una rivoluzione che comincia in classe, il primo vero network dove “imparare a imparare”, tutti insieme.
De Agostini Scuola intende contribuire attivamente allo sviluppo di un approccio sempre più integrato alle Scienze naturali, intese come un ecosistema con un linguaggio comune e schemi uniformi.
Negli incontri “A scuola di Scienza” i docenti affronteranno, nell’arco di una giornata, i temi più attuali del dibattito. Dopo aver fatto il punto sulla scuola italiana, attraverso la lettura dei dati internazionali OCSE e UNESCO e alle ultime novità in fatto di competenza e valutazione, il neuroscienziato di fama mondiale Andrea Moro interverrà sulla relazione tra linguaggio e cervello. Monica Gori, ricercatrice dell’Istituto Italiano di Tecnologia, illustrerà invece i risultati di una recente ricerca sulla relazione tra percezione multisensoriale del bambino, moderne tecnologie e apprendimento.
Dalle neuroscienze, si spazierà poi tra le metodologie didattiche innovative che maggiormente hanno contribuito a migliorare i risultati di apprendimento nei sistemi scolastici dei Paesi più avanzati nel campo dell’educazione scientifica: i concetti unificanti, per una comprensione unitaria delle diverse discipline scientifiche; il metodo investigativo IBSE (Inquiry Based Science Education), caldeggiato dalla Commissione Europea; la classe capovolta o flipped classroom, per una partecipazione maggiormente attiva degli studenti; l’approccio laboratoriale e le sperimentazioni hands on, cioè da realizzare in autonomia con materiali e oggetti familiari; la didattica inclusiva e il cooperative learning, al servizio degli studenti più fragili così come dei più motivati.
In tema di educazione alla salute – ambito che sta acquisendo sempre maggiore spazio sia nei programmi, sia nei supporti alla didattica – con gli esperti della Fondazione Umberto Veronesi (partner scientifico di De Agostini Scuola), si approfondirà l’esperienza di informal learning e approccio hands on.
Le iscrizioni sono aperte sino a esaurimento posti sul sito scienza.deascuola.it. Ai partecipanti saranno consegnati: Attestato di partecipazione ed Esonero ministeriale