Dal 19 dicembre 2023 al 25 febbraio 2024 al Museo di Palazzo Grimani a Venezia è in mostra Arte Ritrovata. Ritorni in Laguna
Un’esposizione dedicata ad alcune vicende di recupero e restituzione di beni culturali che hanno visti coinvolti il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) e i vari istituti del Ministero della Cultura che si adoperano per identificare, salvaguardare e valorizzare le opere sottratte al Patrimonio, in particolare nel territorio della città metropolitana di Venezia, con la collaborazione dell’IIT.
L’esposizione illustra diverse casistiche di reato – dalla falsificazione all’esportazione illecita, dagli scavi clandestini alle frodi – valorizzando il lavoro di recupero, restituzione e protezione portato avanti nel corso degli ultimi anni dal Nucleo Carabinieri TPC di Venezia. È inoltre occasione per conoscere i procedimenti di tutela che gli istituti del MiC mettono in atto in sinergia col Nucleo stesso, fino alla valorizzazione dei beni nei contesti di provenienza o all’interno dei musei di appartenenza statale.
La mostra espone un insieme diversificato di oggetti, da reperti archeologici di varie epoche e provenienze a opere pittoriche di età moderna, attribuite ad artisti di primaria importanza come, tra gli altri, Giandomenico Tiepolo. Ai pezzi originali sono affiancati una serie di falsi, in un allestimento che stimola il confronto e la curiosità dei visitatori, invitando a osservare quanto mostrato immedesimandosi con le figure professionali che ne hanno permesso il recupero, ritrovando così, come il titolo della mostra vuole esprimere, il legame con testimonianze millenarie del nostro patrimonio culturale.
L’Istituto Italiano di Tecnologia vi ha contribuito in modo attivo grazie al Centre for Cultural Heritage Technology (CCHT) a Venezia, coordinato dalla ricercatrice Arianna Traviglia, il cui scopo è proprio quello di promuovere lo sviluppo di nuove tecnologie per l’analisi, la conservazione e la protezione dei beni culturali.
“La nostra collaborazione alla realizzazione della mostra Arte Ritrovata. Ritorni in Laguna, è un esempio del lavoro scientifico e di indagine svolto con il Ministero e il Comando dei Carabinieri TPC per recuperare importanti beni culturali. Ne siamo molto orgogliosi e continueremo a mettere a servizio del Paese le nostre abilità tecnologiche multidisciplinari”, commenta Traviglia.
Il CHT ha in corso una serie di progetti dedicati, finanziati anche dalla Commissione Europea, fra cui spicca il progetto RITHMS proprio in partnership con i Carabinieri del TPC che si propone di sviluppare, tramite intelligenza artificiale, avanzati strumenti informatici per l’individuazione di oggetti illecitamente presenti e scambiati all’interno del mercato dell’Arte. Inoltre, in sinergia con la ricerca scientifica di caratterizzazione e protezione dei materiali antichi, il Centro si dedica anche allo sviluppo di tecnologie standardizzabili di analisi mirate al riconoscimento di falsi (in particolare numismatici, pittorici e vitrei). Infine, con ESA è in corso lo sviluppo di metodologie innovative per l’analisi automatica di dati telerilevati che permettono l’identificazione di scavi archeologici clandestini e di strutture antiche ancora sepolte.
La mostra è stata organizzata dal Segretariato regionale del Ministero della Cultura per il Veneto con la Direzione regionale Musei Veneto, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna, il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale e l’Istituto Italiano di Tecnologia.