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Book Review: La natura è più grande di noi

Storie di microbi, di umani e di altre strane creature

Che la natura sia più grande di noi lo si impara leggendo l’ultimo saggio di Telmo Pievani che ha proprio questo titolo. Cosa combiniamo poi per ridurre e forse annientare questa grandezza? Lo si deduce dalle osservazioni e dalle citazioni di studi e analisi che Pievani ci propone, in un’altalena continua tra l’accecante bellezza e l’utilità di esseri ai più sconosciuti e la miope azione dell’uomo che con un impegno fondato sul breve gira le spalle al suo futuro.

La storia dei rapporti tra natura e uomo e l’impegno di quest’ultimo di assoggettarla, oltre le sue vitali esigenze, è uno degli elementi costitutivi del libro accanto ad una considerazione altrettanto fondamentale: “la specie umana interagisce costruttivamente con la natura da sempre. I luoghi in cui ancora oggi troviamo i livelli più alti di biodiversità non sono quelli disabitati ed esenti da ogni presenza umana. Al contrario, sono quelli in cui le comunità native da millenni co-evolvono lentamente con gli ambienti naturali e ne garantiscono la manutenzione”.

Ma qual è lo stato dell’arte che ci introduce a valutazioni sul rapporto uomo natura che per ragioni insite nei nostri abituali percorsi socioeconomici non consideriamo. Allora, per esempio, sappiamo quanto pesano tutti gli oggetti del mondo? Ron Milo, un biologo del Weizmann Institute di Rehovot in Israele, ha lavorato per anni al calcolo, mai quantificato fino ad ora, della “massa antropogenica”, la quantità di oggetti solidi inanimati prodotti dall’uomo e attualmente utilizzati. L’unità di misura è la teratonnellata cioè mille miliardi di tonnellate. Il dato finale nel 2020 dagli apriscatole ai grattacieli è di 1,1 teratonnellate, ovvero 1100 miliardi di tonnellate. Pievani ci invita a riflettere sulla composizione di tutti i manufatti umani e scopriamo così che il calcestruzzo e gli aggregati, ghiaie e sabbie, sono al vertice di questa classifica seguiti dall’asfalto, metalli e plastiche. Difficile perciò non condividere con Pievani che siamo una civiltà basata sul cemento. Ma oltre questo dato, sospettato ma ora evidenziato in modo, è proprio il caso di dire, pesante, è altrettanto rilevante seguire l’osservazione di Pievani dagli studi di Milo: “il peso delle nostre infrastrutture ha superato quello di tutti gli alberi e arbusti del mondo; se raggruppiamo tutti gli oggetti di plastica, in funzione o buttati, anche al netto del riciclo, la loro massa eccede quella di tutti gli animali terrestri o marini messi insieme”. A queste valutazioni si aggiunge un dato che scaturisce dai calcoli della Ellen MacArthur Foundation che segnala che se continuiamo con i ritmi attuali di pesca intensiva e di usa e getta intorno al 2050 negli oceani del mondo ci sarà più plastica che pesce! La natura più grande di noi sembrerebbe perdere spazio a causa degli interventi dell’homo sapiens. Ma la natura riesce a sorprenderci e a ribadire la sua grandezza quando Pievani osserva che ogni anno circa scopriamo nuove specie di piante e animali ,circa 18000, secondo l’International Institute for Specie Esploration. Ma è grandezza della natura anche quando in tempi brevissimi dal pipistrello arriva una pandemia che mette in ginocchio la nostra presunzione di esseri (quasi) invincibili. Viaggiamo con Pievani e con due compagni:la natura, grande e potente e l’Homo Sapiens, fuscello spesso scriteriato ma in grado di riscattarsi attraverso i grandi personaggi che l’autore descrive in quattro ritratti d’eccezione. Tra questi Peter Godfrey-Smith, “l’uomo che sussurra ai polpi” che ci riporta agli studi della nostra Barbara Mazzolai. Un volo di qualche ora e siamo alle Galapagos dove scopriamo “gli ammutinati di Floreana”, collettivo autogestito in mezzo all’Oceano che protegge la biodiversità. E il futuro? Natura e uomo come conviveranno? L’Homo Sapiens sogna l’eternità, obiettivo che Pievani rende irraggiungibile nonostante la cura che si può dedicare ai telomeri. La natura ha invece tempi lunghissimi e noi ne siamo parte e la nostra immortalità è nella sopravvivenza della natura.


Titolo: La natura è più grande di noi. Storie di microbi, di umani e di altre strane creature

Autore: Telmo Pievani

Editore: Solferino

Anno: 2022

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