Cerca
Close this search box.

Book Review: L’intelligenza artificiale non esiste

Nessun senso salverà le macchine

Il dibattito sull’importanza dell’intelligenza artificiale raccoglie giorno dopo giorno analisi, commenti, proposte di regolamentazione. È quello che si può definire, utilizzando una definizione di scarso spessore, un argomento di moda. Come sempre accade in questi casi, si inerpicano per le strade di una esibizione spesso approssimata, testimoni di ogni provenienza culturale e professionale che incrementano la confusione sul tema. Il libro di Fabio Ferrari, ingegnere PhD in Meccanica avanzata e design & technology dell’automotive, ha il pregio di scrivere di intelligenza artificiale con chi se ne occupa a livello professionale da sempre. Si possono leggere così considerazioni e approfondimenti che, dalla prefazione di Giorgio Metta alla postfazione di Luciano Floridi, passando attraverso un’intervista a Federico Faggin, coinvolgono scienziati ed esperti che approfondiscono il fenomeno dell’intelligenza artificiale. Giorgio Metta nella sua prefazione sottolinea l’importanza dell’AI per la velocizzazione dei processi che si concretizza cambiando la nostra capacità di programmare le macchine, di farlo in maniera sempre più rapida, efficiente, competitiva. L’immaginario distopico di robot umanoidi che prendono il controllo del pianeta, alimentati da una intelligenza artificiale maligna, rimarca Metta, non ha nulla a che vedere con ciò che l’AI ci sta portando a livello di individui, imprese, comunità: opportunità maggiori da una parte, rischi commisurati dall’altra.

Luciano Floridi nella postfazione cita la visione di Turing degli anni ‘50 che si è rivelata corretta nonostante la complicazione creata dalla sovrapposizione di due lessici scientifici, quello dell’AI e quello della neuroscienza. Floridi sostiene che tra pochi anni quando la scienza, la tecnologia, il business, la pubblicità genereranno meno rumore attorno al fenomeno dell’AI, capiremo che ciò che chiamiamo intelligenza artificiale si riferisce a macchine che fanno quello che devono fare, senza intelligenza, esattamente come le lavastoviglie: efficienti o inefficienti, non cattive o buone, senza intenzioni, coscienza, emozioni, comprensione, dubbi, desideri e tutto ciò che caratterizza la vita mentale e intelligente di un essere umano. Floridi sostiene che continueremo a usare un vocabolario antropocentrico e, dopo aver attraversato una trasformazione filosofica di vocabolario, quando diremo machine learning, a nessuno verrà in mente di pensare che le macchine siano in grado di apprendere.

Il tentativo di chiarire in modo definitivo il concetto di AI, con una digressione storica di sicuro effetto emotivo, ce lo propone l’autore nel capitolo Epilogo.Talos era gigantesco, appariva invulnerabile. Era un automa di bronzo donato da Efeso, dio dell’ingegneria, a Zeus: il suo corpo era attraversato da un’unica vena, appena visibile all’altezza della caviglia. Aveva il compito di sorvegliare Creta, cosa che era in grado di fare assai più efficacemente degli esseri umani, vigilando sull’isola a intervalli di tempo definiti, contrastando in maniera efficace e rapida ogni aggressione. Il lavoro di Talos ricorda quello di alcuni algoritmi, e ci suggerisce che l’intelligenza artificiale si nutre di ambizioni antiche, di quella pulsione che esiste nell’uomo – probabilmente più antica ancora di questo mito greco – di andare oltre le sue possibilità fisiche grazie al supporto sistematico dell’ingegno.

Secondo Ferrari, l’intelligenza artificiale è uno degli strumenti che provano a rispondere a questo desiderio che per certi versi somiglia al lavoro di Efesto: toglie la fatica del calcolo e della comprensione di grandi quantità di dati, addolcisce la difficoltà di cogliere relazioni fra eventi apparentemente distanti: è matematica, algebra, statistica, teoria del calcolo, teoria delle probabilità. Insomma, conclude Ferrari, è una tecnologia antica, concreta, che permette all’uomo di vivere meglio nel proprio contesto, interpretandolo più correttamente.

___

SCHEDA DEL LIBRO

Titolo: L’intelligenza artificiale non esiste. Nessun senso salverà le macchine

Autore: Fabio Ferrari

Editore: Il Sole 24 Ore

Anno edizione: 2023

Condividi

Leggi anche

Sito in manutenzione

Website under maintenance