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Competence Center: a Genova nasce Star 4.0

Un progetto pubblico privato tra 13 grandi aziende, 20 pmi. IIT e autorità portuali


Lo scorso lunedì 18 febbraio, insieme alla Presidente Paola Girdinio, abbiamo presentato con la massima soddisfazione, Start 4.0, il Competence Center genovese dedicato a Sicurezza e Ottimizzazione delle Infrastrutture Strategiche.

La quarta rivoluzione industriale, che coincide con l’introduzione delle nuove tecnologie nei sistemi produttivi e con l’evoluzione nel campo delle macchine intelligenti, i big data e lo sviluppo delle infrastrutture, ci vede immersi in una sfida storica ed è in quest’ottica che nasce Start 4.0, uno degli 8 centri di competenza riconosciuti dal Ministero dello Sviluppo Economico nell’ambito del Piano nazionale Industria 4.0. La costituzione dei Competence Center rappresenta un lungimirante e solido progetto governativo sul quale l’attenzione, l’investimento e l’aspettativa pubblica è stata ed è tutt’ora alta. Con questi Poli si dà vita in Italia ad uno strumento strategico di supporto alle imprese per affrontare le sfide che la quarta rivoluzione industriale ha posto in essere. L’investimento in formazione e competenza – nel quale l’Italia sconta ancora un divario con altri Stati europei – è alla base di questo indirizzo che vuole essere un supporto concreto nel rafforzare la competitività delle aziende interessate e del Sistema Paese in termini di innovazione e ricerca.

I Competence Center si vengono a caratterizzare per essere progetti selezionati, con una guida di un polo universitario o di ricerca e un forte coinvolgimento di eccellenze e grandi player privati. La loro mission in sintesi è la formazione e awareness sul 4.0, in particolare per le Pmi, fornire Live demo su nuove tecnologie e accesso a best practice in ambito 4.0, lanciare e accelerare progetti innovativi e di sviluppo tecnologico, supportare sperimentazione e produzione “in vivo” di nuove tecnologie Industria 4.0. In questo contesto l’esigenza primaria è quella di sviluppare collaborazioni diffuse tra tutti gli attori: la ricerca scientifica, le imprese, il sistema finanziario, i sistemi di governo dei territori per continuare ad investire nell’innovazione e nella tecnologia delle aziende al fine di aumentarne la competitività.

A Genova nasce Start 4.0, un partenariato pubblico-privato con capofila il CNR, capace – dopo aver ereditato il progetto in essere dall’Università degli Studi di Genova – di valorizzare e rafforzare le numerose collaborazioni già presenti sul territorio nei settori di riferimento. La partecipazione vede schierate 33 aziende, tra le quali 13 grandi aziende e 20 PMI, insieme all’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e le due Autorità di sistema portuali della Liguria. Molte le collaborazioni già attive, basti pensare alla rete nazionale della Camera di commercio (Unioncamere), il digital Innovation Hub gestito da Confindustria Liguria, il CNIT, il CINI. A Start 4.0 è riconosciuta la solidità sia per le caratteristiche tecniche sia per quelle economiche finanziarie, la dotazione sarà di 10 milioni di euro, metà dei quali in arrivò dal Mise stesso. Inoltre, grazie alla collaborazione di Regione Liguria, Start 4.0 soddisfa anche un criterio preferenziale in quanto non solo si presenta una sinergia di intervento con il livello di governo locale ma soprattutto una coerenza delle attività di programma del Centro con le priorità strategiche e le politiche regionali in termini di Industria 4.0.

Il nostro impegno sarà incentrato sul tema della sicurezza intesa come cybersecurity (conservazione, protezione, e condivisione dei dati), safety (sicurezza del trasporto delle merci e delle infrastrutture) e security (relativa alla movimentazione di persone, in connessione con le infrastrutture); che declineremo (nel test-bed ideale della Liguria) in 5 domini applicativi: il porto; l’energia, i trasporti, il settore idrico, la produzione. Il progetto consentirà lo sviluppo di iniziative volte ad aumentare la  competitività  di  specifiche catene di approvvigionamento industriale della massima importanza per l’economia regionale. Il coinvolgimento di grandi società operanti  su  mercati  internazionali  (RINA,  Ansaldo  Energia,  Ansaldo STS, Cetena, ABB, Leonardo, IREN e altri) consentiranno al Centro di avviare iniziative e partenariati a livello nazionale e livelli europei fin dall’inizio. Per portare avanti la mission, quindi, saranno utilizzate piattaforme, messe a disposizione dai partner, come ad esempio il lighthouse plant, di Ansaldo o il simulatore di manovra delle navi, di Cetena, che permetteranno alle imprese che stanno attivando processi di digitalizzazione di fare attività di training e ricerca. Le organizzazioni di ricerca partner – come l’eccellenza che rappresenta Iit – supporteranno inoltre il costante aggiornamento dell’offerta tecnologica e dei suoi collegamenti alle grandi sfide europee nel settore delle tecnologie abilitanti di Industria 4.0.

La vocazione di Start 4.0 è quello di farsi riferimento nazionale e internazionale su queste tematiche, ma ovviamente c’è un occhio di riguardo per la nostra città. Tra i progetti più innovativi che verranno presentati – nonché vero elemento di distinzione con gli altri sette Competence Center – c’è infatti la realizzazione di una piattaforma per la simulazione di porto, logistica e i processi doganali basati sul paradigma Industry 4.0: il Port lab 4.0. Al quale tutta la struttura tiene molto, considerandolo il fiore all’occhiello della proposta di Start 4.0. Si tratta di “digital twin”, un “gemello digitale” del porto di Genova, sul quale poter sperimentare con big data, intelligenza artificiale e realtà aumentata, proprio le tematiche della sicurezza a 360 gradi. L’infrastruttura portuale, la più importante di Genova e con una fondamentale valenza nazionale ed europea, racchiude infatti al suo interno la security, dal punto di vista dei trasporti, la safety, per la presenza di lavoratori e passeggeri, e la cybersecurity che riguarda le informazioni che, sempre più spesso, viaggiano assieme alle merci.

A questo riguardo, in conclusione, sottolineo la scelta simbolica nell’aver individuato Corso Perrone, nella zona limitrofa alla tragedia di Ponte Morandi, come sede di Start 4.0. Si tratta dell’infrastruttura, critica, più importante e sotto l’attenzione di tutti. La nostra volontà – sintetizzata anche dalla scelta della sede – è quella di essere parte attiva alla ripartenza di Genova e di poter contribuire ad erogare competenze anche legate a una situazione di monitoraggio sperimentale ad esempio su ponti e infrastrutture strategiche connesse alla viabilità. È il nostro impegno, in questa fase storica, per farci carico di criticità e portare un contributo concreto alla sicurezza e vivibilità del nostro Paese in un’ottica europea.

Roberto Marcialis – Responsabile Esecutivo START 4.0

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