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Design e robotica, binomio vincente per l’uomo

Studio ddp racconta com’è stato collaborare con Rehab Technologies INAIL – IIT Lab per progettare il design di Hannes che ha vinto il Premio per l’Innovazione ADI Design Index 2018La storia di questo progetto parte da lontano. Negli anni ’60 l’ingegnere tedesco Johannes Schmidl, detto Hannes, dirigeva l’officina ortopedica di Inail a Budrio. Fu tra i pionieri delle protesi di mano mioelettrica, regalando al mondo il suo brevetto. Le studiava perché era appassionato di Paralimpiadi e come ebbe modo di dire: “cercavo protesi attive, non passive. Qualcosa di vivo, non di inerte. Volevo umanizzare la protesi”.Umanizzare la protesi è proprio il principio che anima la nostra collaborazione con Rehab Technologies INAIL – IIT Lab.Da allora le protesi mioelettriche hanno fatto molta strada. Ne esistono tante sul mercato, ma nessuna soluzione è veramente soddisfacente. Quando sono funzionali, sono sproporzionate o brutte; quando sono più curate esteticamente, non sono funzionali.Sempre troppo innaturali nei movimenti, a volte troppo deboli oppure troppo pesanti per essere davvero usate nel quotidiano in maniera proficua. IIT e Inail hanno avuto il grande merito di capire che la tecnologia, da sola, non basta. Serve il design per rendere “umano” un robot attaccato a un braccio. Per fare in modo che un oggetto utilissimo ma poco accettato dagli utenti per motivi estetico/ergonomici, diventi finalmente desiderabile e davvero utilizzato tutti i giorni cambiando la vita delle persone. Ѐ per questa ragione che noi di ddpstudio siamo stati chiamati a collaborare con il Rehab Technologies INAIL – IIT Lab, cosa di cui siamo molto orgogliosi. Per sviluppare la mano Hannes, abbiamo studiato le forme e le proporzioni della “mano ideale” partendo da zero: dalla ricerca nel mondo della rappresentazione artistica, allo studio delle misure antropometriche, fino al confronto con i produttori di manichini per l’alta moda, come riferimento per i canoni estetici più aggiornati.Abbiamo poi lavorato fianco a fianco con i ricercatori di IIT e del Centro Protesi Inail di Budrio, realizzando decine di prototipi in un appassionante processo iterativo di miglioramento continuo per trial&error, integrando per step tutte le componenti e le migliorie tecnologiche in una forma finale che rispetta le dimensioni, i movimenti e le proporzioni individuate nella prima fase. Guardando indietro al lavoro fatto, la mole è davvero impressionante.Il risultato è un miracolo tecnologico: con un solo motore per tutte le dita (e quindi minor peso e minori costi di produzione), Hannes riesce ad essere compatta, snella, leggera e bella. Può adattarsi alla forma degli oggetti con una naturalezza unica e quando serve, esercitare una forza elevata. Lo scorso 10 maggio la mano è stata presentata a Roma presso la sede del Parlamentino Inail. In ottobre è arrivato un primo importante riconoscimento al design di Hannes, con la selezione nell’ADI Design Index 2018, prima tappa verso il premio Compasso d’Oro. Martedì 20 novembre è arrivato il secondo grande riconoscimento: presso la Casa dell’Architettura di Roma, ci è stato attribuito il Premio Innovazione Adi Design Index 2018. Un riconoscimento importante a Inail, IIT e ddpstudio per il valore d’innovazione di questo progetto, nel concept, nei materiali, nella tecnologia e nel design.

Da sinistra Emanuele Gruppioni, Rehab Technologies INAIL – IIT Lab, Lorenzo De Bartolomeis, Gabriele Diamanti, ddp studio, Matteo Laffranchi, Rehab Technologies INAIL – IIT Lab, Filippo Poli, ddp studio e Angelo Andretta, INAIL.
Ma la soddisfazione più grande di tutte è stata sentir dire da chi realmente la usa, il cosiddetto paziente zero, Marco Zambelli, che Hannes gli ha cambiato la vita. “La mia vittoria è mangiare col coltello” ha dichiarato Zambelli.Zambelli ha perso la mano destra da ragazzo in un infortunio sul lavoro, ha provato tutte le protesi mioelettriche, ma nessuna lo aveva convinto. Ora grazie ad Hannes è tornato a svolgere i compiti della quotidianità con una naturalezza impressionante.Nel frattempo noi non ci fermiamo: stiamo proseguendo il lavoro con la protesi di arto superiore, completo di gomito motorizzato. La strada verso le “protesi umanizzate” è ancora piena di sfide. Ci teniamo a ringraziare tutti gli ingegneri, fisici, elettronici, informatici, tecnici, ricercatori, sia di IIT che di Inail, attuali e passati con cui abbiamo collaborato. Tra chi c’è stato fin dall’inizio del progetto, chi è arrivato da poco e chi non c’è più, in questa mano ci sono scritti i nomi di almeno una quindicina di persone che hanno messo nel progetto un pezzo di sé. Per noi queste persone sono una fonte da cui imparare di continuo. ddpstudioddpstudio, fondato nel 2010 da Lorenzo De Bartolomeis, Gabriele Diamanti e Filippo Poli, è uno studio di design industriale e architettura. Da circa 4 anni collabora con IIT curando il design di vari progetti per il Rehab Technologies INAIL – IIT Lab: l’esoscheletro Twin, la piattaforma riabilitativa Hunova (incluso il design del logo Movendo), la protesi di mano Hannes, per la quale ha sviluppato anche il sensore EMG, il logo, la grafica e il packaging.ddpstudio.eu  

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