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Despina Fragouli è la Tecnovisionaria 2024

“Dedico questo premio alle ragazze e alle donne che sognano un domani in cui potranno essere libere di decidere per il loro futuro”

Si è tenuta la cerimonia di premiazione delle Tecnovisionarie 2024, un riconoscimento assegnato da Women&Tech® – Associazione Donne e Tecnologie – ETS, fondata da Gianna Martinengo.  Women&Tech ha come obiettivo valorizzare il talento femminile nella ricerca scientifica e nell’innovazione; promuovere progetti e azioni finalizzate alla lotta agli stereotipi e alla discriminazione di genere; contribuire all’orientamento dei giovani e delle giovani ai mestieri del futuro anche verso modelli imprenditoriali sostenibili e dal 2022 ha acquisito la qualifica di Ente del Terzo Settore (ETS).

La XVIII edizione del Premio Internazionale Tecnovisionarie, promossa in collaborazione con il Consiglio Regionale di Regione Lombardia, è stata dedicata al tema dell’acqua con il titolo “Transizione ecologica: le protagoniste di una nuova cultura dell’Acqua”, evidenziando il ruolo cruciale delle donne nell’innovazione e nella gestione sostenibile delle risorse idriche.

Tra le numerose candidature, solo 12 sono state scelte, tra cui Despina Fragouli, ricercatrice dell’Unità Smart Materials di IIT.

“Essere tecnovisionaria 2024 mi rende orgogliosa. Questo premio riflette l’importanza del nostro lavoro per combattere la crisi idrica e per garantire un futuro migliore per le nuove generazioni. – ha dichiarato Despina Fragouli –  Con i nostri materiali per la purificazione e la desalinizzazione dell’acqua, speriamo di offrire al mondo tecnologie innovative per uno sviluppo sostenibile. Inoltre, questo riconoscimento è anche una prova che le donne nella scienza possono fare la differenza. Dedico questo premio alle ragazze e alle donne che sognano un domani in cui potranno essere libere di decidere per il loro futuro qualunque esso sia.”

Di origine greche, Despina Fragouli lavora presso il laboratorio Smart Materials dell’Istituto Italiano di Tecnologia. La sua ricerca riguarda lo sviluppo di nanocompositi polimerici funzionali per la bonifica e raccolta dell’acqua e per lo smart packaging. Laureata in Fisica all’Università di Creta, specializzata in Fisica Atomica Molecolare e Laser, ha successivamente svolto un Master in Spettroscopia Molecolare Applicata e conseguito un Dottorato di ricerca in Chimica presso l’Università di Creta.

Tra le attività di ricerca di cui si occupa, molte sono dedicate alla salvaguardia della buona salute dei bacini idrici, fiumi e oceani. In particolare, Fragouli ha lavorato alle spugne intelligenti manovrabili con campi magnetici capaci di assorbire gli idrocarburi separandoli dall’acqua. Questi tipi di spugne sono realizzate con materiali economici e processi nanotecnologici facilmente riproducibili su scala industriale che rendendono il materiale capace di assorbire una quantità di sostanza oleosa fino a tredici volte il suo peso. Questa tecnologia è pensata per intervenire in caso di sversamenti in acqua di grandi quantità di idrocarburi, per cercare di risolvere imminenti catastrofi ambientali.

Un altro progetto che Despina Fragouli ha coordinato riguarda un materiale spugnoso innovativo realizzato a partire dai fondi del caffè, in grado di depurare l’acqua contaminata da metalli pesanti, sfruttando le naturali proprietà del caffè. La spugna di nuova generazione made in IIT avrebbe la duplice funzione di garantire lo smaltimento dei fondi del caffè che ogni anno nel mondo raggiungono circa I6 bilioni di tonnellate,  l’abbattimento dei costi di questo procedimento, oltre a generare nuove prospettive nel campo della potabilizzazione dell’acqua. In acque ferme, è stato testato che questo tipo di spugne rimuovono fino al 99% di ioni di mercurio e piombo in 30 ore. In un test nel quale l’acqua contaminata dal piompo viene fatta scorrere attraverso la spugna, questa trattiene fino al 67% di ioni di piombo.

Infine, Fragouli è responsabile della progettazione in laboratorio di una spugna multistrato fototermica contenente grafite espansa in grado di rendere potabile l’acqua di mare e di recuperare acqua dall’umidità dell’aria grazie all’energia solare, rappresentando una possibile soluzione a basso costo alla carenza globale di acqua dolce. La spugna, chiamata HEPF (hydrophilically enhanced photothermal foam), può essere usata per cicli multipli di idratazione/disidratazione e un solo grammo può raccogliere fino a circa 2 g di acqua in un ciclo. Inoltre, se messa in contatto con acqua di mare riesce a rimuovere fino al 99,99% dei sali presenti, rendendo così l’acqua adatta ad essere bevuta.

In questa edizione del premio abbiamo scelto di porre l’accento su un bene che spesso diamo per scontato, senza renderci conto di quanto sia a rischio, nonché fondamentale. – ha commentato Gianna Martinengo, Presidente di Women&Tech® ETS – Siamo onorate di aver ricevuto così tante candidature di donne con profili molto diversi fra loro, ma accomunate dall’impegno per promuovere una gestione sostenibile di questo elemento e la sua tutela. Scegliere solo 12 tecnovisionarie non è stato semplice, ma crediamo che le professioniste premiate siano fonte di ispirazione per bambine e ragazze per superare il gender gap che ancora esiste in ambito tecnologico e scientifico”.

Le altre tecnovisionarie premiate sono Raziyeh Akbari, Assegnista di ricerca, Dipartimento di Scienze dei Materiali, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Manuela Antonelli, Professoressa associata, Politecnico di Milano – Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, Rita Auriemma, Professoressa associata, docente di Archeologia Subacquea presso il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento, Christine Ballarin,Responsabile Ufficio Pianificazione e Valorizzazione delle Risorse Idriche, Direzione Verde e Ambiente del Comune di Milano, Mariasole Bianco, Scienziata marina e Presidente di Worldrise, Lucia Cattani, Responsabile Ricerca e Sviluppo presso la SEAS-SA e Professoressa a contratto presso l’Università degli studi di Pavia per l’insegnamento di Impatto ambientale dei sistemi energetici, Donatella Giacosa, Responsabile del Laboratorio Biologico della Società Metropolitana Acque Torino SpA (SMAT), Giulia Giuffrè, CSO & Board Member, Irritec, Barbara Marinali, Presidente ACEA SpA, Novella Calligaris, Presidente dell’Associazione Azzurri olimpici d’Italia e Paola Profeta, Prorettrice per la Diversità, Inclusione e Sostenibilità e Professoressa Ordinaria di Scienza delle Finanze, Università Bocconi.

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