I due finanziamenti serviranno a sviluppare le ricerche nel campo dell’energia rinnovabile e della digital health verso la commercializzazione
Ilka Kriegel e Arash Ajoudani dell’IIT-Istituto Italiano di Tecnologia sono tra i 66 ricercatori e ricercatrici europei, di cui 7 in Italia, premiati oggi con i finanziamenti Proof of Concept (PoC) dall’European Research Council (ERC), pari a 150.000 euro, per colmare il divario tra i risultati della loro ricerca pionieristica e le prime fasi della commercializzazione. Energia rinnovabile e digital health sono i due focus dei progetti dei Principal Investigators di IIT, entrambi di origine straniera ma da molti anni parte integrante dello staff scientifico dell’Istituto. Kriegel si dedicherà allo studio di micro-dispositivi per lo stoccaggio e conversione dell’energia solare, mentre Ajoudani allo sviluppo di un nuovo sistema di visione e intelligenza artificiale per il monitoraggio del movimento del corpo umano in tre dimensioni.
L’annuncio da parte dell’ERC vede una lista di 66 beneficiari in 14 paesi dell’Unione Europea. 7 progetti saranno finanziati in Italia, di cui 2 all’IIT a Genova. Lo schema di sovvenzioni Proof of Concept è aperto solo ai ricercatori che sono attualmente o sono stati precedentemente finanziati dall’ERC. La sovvenzione sarà, infatti, utilizzata per sviluppare i risultati dei progetti di ricerca ottenuti grazie ad altri contributi dell’ERC, quali Starting, Consolidator, Advanced o Synergy.
Ilka Kriegel, di nazionalità tedesca, ha ricevuto un ERC Starting Grant nel 2019 ed è attualmente coordinatrice del laboratorio Functional Nanosystems all’IIT di Genova. È il secondo grant di tipo PoC che la ricercatrice si aggiudica e con quest’ultimo progetto, dal titolo Store-Light, Kriegel punta alla realizzazione di un microdispositivo che combini insieme lo stoccaggio e la conversione dell’energia solare. Il punto di partenza saranno elettrodi in grado di immagazzinare l’energia solare, per poi evolvere in dispositivi più piccoli e perciò semplici da dislocare nell’ambiente.
Arash Ajoudani, di nazionalità iraniana, ha vinto a sua volta un ERC Starting Grant nel 2019 ed è attualmente responsabile del laboratorio Human-Robot Interfaces and Physical Interaction (HRI²) all’IIT di Genova. Il nuovo progetto, dal titolo Real-Move, nasce in seguito agli studi sull’ergonomia delle interazioni tra uomo e robot in contesti lavorativi industriali, per evitare l’insorgenza di problemi di salute fisica dovuti a sforzi intensi e movimenti ripetitivi imposti ai lavoratori nelle linee di produzione. Con Real-Move, Ajoudani vuole creare un sistema in grado di monitorare in 3D e in tempo reale il movimento del corpo umano, utilizzando sistemi di visione avanzata e intelligenza artificiale che siano agili da implementare nelle postazioni di lavoro. Questa nuova tecnologia, che sarà capace di monitorare più persone contemporaneamente senza perdere in accuratezza, rappresenterà un importante strumento per la digital health.