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Francesco Bonaccorso tra Highly Cited Researchers 2018

Dopo Liberato Manna, Annamaria Petrozza, Raul Gainetdinov, anche Francesco Bonaccorso entra a far parte della classifica a cura di Clarivate Analytics dei più citati ricercatori al mondoIIT continua a mantenere attraverso la presenza di propri ricercatori, una posizione di grande rilievo mondiale per quanto riguarda il numero delle pubblicazioni e relative citazioni. Dopo Liberato Manna, Annamaria Petrozza, Raul Gainetdinov, nei giorni scorsi anche Francesco Bonaccorso, ricercatore dell’Istituto Italiano di Tecnologia, è entrato a far parte alla prestigiosa graduatoria rilasciata per il quinto anno consecutivo dalla società Clairvate Analytics.La classifica degli Highly Cited Researchers 2018 (HCR) – i ricercatori più citati –  che comprende in tutto quasi 7000 ricercatori di cui 98 italiani, prende in considerazione le pubblicazioni e le relative citazioni del periodo compreso tra il 2006 e il 2016 e, per la prima volta, inserisce tra le aree scientifiche anche quella cross-disciplinare. Tale categoria comprende ricercatori che svolgono ricerca all’interfaccia tra discipline diverse. Proprio in questa categoria viene inserito Francesco Bonaccorso, da quest’anno in classifica.Francesco Bonaccorso, autore di 95 pubblicazioni su riviste internazionali, è ricercatore dei Graphene Labs dell’Istituto Italiano di Tecnologia e socio fondatore della startup BeDimensional. Ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Fisica all’Università degli Studi di Messina, svolgendo l’attività di ricerca al CNR-IPCF, al dipartimento di Ingegneria dell’Università di Cambridge (UK) ed al dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Vanderbilt (USA). Nel 2009 gli è stata conferita una “Royal Society Newton International Fellowship” all’Università di Cambridge ed è stato eletto “Fellow” al College Hughes Hall in Cambridge, dove nel 2012 gli è stato conferito un “Master of Arts”. La sua attività di ricerca si concentra sullo sviluppo di inchiostri funzionali e la loro caratterizzazione spettroscopica, e loro applicazioni tecnologiche sia in dispositivi optoelettronici che per la conversione ed immagazzinamento di energia. Inoltre Bonaccorso in quanto delegato per l’innovazione per la Flagship Graphene, progetto bandiera della Comunità Europea, è stato responsabile della stesura della Roadmap scientifica e tecnologica relativa al grafene.Il ricercatore IIT, infatti, negli ultimi anni ha indirizzato i propri studi proprio sul grafene ottenendo rilevanti risultati riconosciuti a livello mondiale. Il suo lavoro rappresenta un esempio virtuoso di come teoria e pratica si possono coniugare creando opportunità imprenditoriali attraverso la produzione di nuovi materiali, in questo caso il grafene, che, considerata la sua versatilità, può essere utilizzato in molteplici applicazioni. Francesco sta quindi moltiplicando il suo impegno. Da una parte obbligato a produrre nuove pubblicazioni per mantenere l’alto livello qualitativo raggiunto e sottolineato da HCR, dall’altro impegnandosi nell’organizzazione di BeDimensional la start up dedicata alla produzione del grafene che si sta dotando di una struttura e di un sito produttivo nell’area genovese, in seguito ad un investimento privato di 20 milioni di euro.

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