Cerca
Close this search box.

Gli esperimenti di IIT a bordo della Stazione Spaziale Internazionale con la terza missione di Axiom Space

Grande attesa per il terzo lancio di Axiom Space (AX-3)

Oggi partirà verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), la prima missione astronautica commerciale interamente europea con a bordo il pilota italiano Walter Villadei dell’Aeronautica Militare Italiana e altri 3 astronauti, e più di 30 esperimenti scientifici da realizzare in una situazione di microgravità e fuori dall’atmosfera terrestre.

Il lancio è programmato oggi, 17 gennaio, alle ore 17.11 ET presso il Kennedy Space Center della NASA in Florida, ovvero alle ore 23.11 italiane. L’equipaggio partirà a bordo di una capsula Dragon spinta dal razzo Falcon 9, entrambi di SpaceX, per agganciarsi alla ISS tra meno di due giorni, il 19 gennaio alle ore 11.15 italiane. In caso di condizioni atmosferiche avverse, la finestra di lancio alternativa identificata da SpaceX cadrebbe domani 18 gennaio, alle 16.49 ET, ovvero 22.49 in Italia, oppure ulteriore slittamento al 20 gennaio. A bordo della navicella ci saranno anche due esperimenti ideati dai ricercatori dell’IIT per studiare gli effetti che la permanenza in un ambiente spaziale possano avere sulla salute umana.

Una volta attraccati alla ISS, gli astronauti di Axiom Space prevedono di trascorrere fino a 14 giorni a bordo del laboratorio in orbita, dedicandosi ciascuno a esperimenti scientifici e dimostrazioni della nazione o ente che rappresentano. L’equipaggio, infatti, è composto dal Comandante Michael López-Alegría degli Stati Uniti e della Spagna, il Pilota Walter Villadei dell’Aeronautica Militare Italiana, e gli Specialisti di Missione Alper Gezeravcı della Turchia e Marcus Wandt della Svezia e dell’Agenzia Spaziale Europea. Sul sito della missione AX-3 sono elencati i diversi 30 esperimenti (https://www.axiomspace.com/missions/ax3/research).

Tra gli esperimenti ritenuti di interesse nazionale dall’Italia ci sono anche i progetti PROMETEO-2 e AstRNAuts, ideati rispettivamente dai ricercatori di IIT Gianni Ciofani e Davide De Pietri Tonelli.

Questa sarà la nostra quarta missione a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, un risultato che ci rende particolarmente orgogliosi data la difficoltà di condurre questa tipologia di esperimenti” commenta Gianni Ciofani, a capo del laboratorio di Smart Bio-Interfaces di IIT a Pontedera e coordinatore del progetto PROMETEO-2. “Con PROMETEO-2 speriamo di ottenere ulteriori dati sperimentali sull’impiego di nanomateriali quali contromisura nel contrasto dello stress ossidativo in microgravità”, ci spiega.

PROMETEO-2, infatti, ha come focus di studio lo stress ossidativo causato dall’esposizione del corpo umano alla microgravità ed alle radiazioni cosmiche, e che sulla Terra è associato a condizioni patologiche quali il morbo di Parkinson ed altre patologie neurodegenerative. L’obiettivo finale è quello di identificare strumenti terapeutici efficaci a base di nanoparticelle, per fornire protezione antiossidante e prevenire, di conseguenza, il danneggiamento dei neuroni esposti a gravità alterata e radiazioni cosmiche. A bordo dell’ISS, quindi, si studierà l’azione di nanoparticelle di ossido di cerio (dette anche nanoceria), sintetizzate nei laboratori di IIT e dotate di importanti capacità antiossidanti, su campioni di tessuto nervoso.

Il nostro team è molto orgoglioso di partecipare alla Missione AX3, che vede il coinvolgimento ad alto livello di prestigiose Istituzioni Italiane. Il nostro progetto, dal nome AstRNAuts, è finalizzato al monitoraggio della salute degli astronauti. Questo tema è particolarmente attuale in previsione delle lunghe missioni spaziali”, commenta Davide De Pietri Tonelli, a capo della linea di Ricerca di Neurobiology of miRNA dell’IIT a Genova.

AstRNAuts è un progetto di ricerca di biomedicina spaziale congiunto tra ASI e IIT, che sarà svolto in collaborazione con Aeronautica Militare Italiana e Ospedale Bambino Gesù di Roma. Piccole molecole di RNA saranno studiate per capire se la loro presenza nei fluidi corporei degli astronauti possa essere spia di specifiche alterazioni fisiologiche. L’obiettivo, infatti, è quello di definire, avvalendosi anche di intelligenza artificiale, un modello di diagnosi predittiva della salute degli astronauti durante le lunghe missioni di esplorazione spaziale. I risultati del progetto avranno applicazioni sulla terra, in particolare nella diagnosi predittiva di patologie legate all’invecchiamento, quali le malattie neurodegenerative. “Gli astronauti, infatti, sono considerabili un modello di invecchiamento accelerato” ci spiega De Pietri Tonelli.

La visione in diretta della missione si può seguire sui canali di Axiom Space, SpaceX, NASA, e RaiNews 24 a partire da circa due ore prima del lancio.

___

foto © https://www.axiomspace.com/news-and-media 

Condividi

Sito in manutenzione

Website under maintenance