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Inaugurata presso H-Farm la nuova sede del Center For Cultural Heritage Technology – CCHT dell’Istituto Italiano di Tecnologia – IIT

Coniugare l’attività dell’Istituto Italiano di Tecnologia con l’hub internazionale di innovazione e formazione di H-FARM, favorirà nuove sinergie con istituzioni, enti e imprese e rafforzerà l’impegno congiunto nella tutela del patrimonio culturale.

Si è tenuta oggi presso H-FARM a Roncade (TV), l’inaugurazione della nuova sede del Center for Cultural Heritage Technology – CCHT, uno dei 12 nodi della rete nazionale dell’Istituto Italiano di Tecnologia – IIT.

L’attività di ricerca del CCHT è orientata a rispondere ai bisogni concreti legati alla conoscenza, protezione e conservazione del patrimonio culturale e artistico, valorizzando le competenze tecnologiche di IIT nei settori della scienza dei materiali, intelligenza artificiale e robotica.

L’evento è stato aperto dai saluti istituzionali di Riccardo Donadon, Fondatore e Amministratore Delegato di H-FARM, Guerino Nuccio Bovalino, Consigliere per l’innovazione del Ministro della cultura, Gabriele Galateri di Genola, Presidente dell’Istituto Italiano di Tecnologia e dall’introduzione di Giorgio Metta, Direttore Scientifico di IIT.

La giornata di oggi conferma l’attenzione che IIT dedica ai propri centri sul territorio, ciascuno con competenze specifiche che si integrano efficacemente con il sistema della ricerca italiana. Le nuove tecnologie applicate ai beni culturali sono un tema cruciale, soprattutto in un Paese come l’Italia, dove patrimonio artistico e innovazione devono dialogare. Il centro per le tecnologie dei beni culturali (CCHT) è un esempio concreto di come la cultura umanistica e quella scientifica possano parlarsi, adottando un approccio trasversale che promuoviamo da sempre in IIT. Lo stretto contatto tra il team del CCHT e una realtà come H-FARM, consolidata a livello nazionale e internazionale con una forte vocazione alla contaminazione tra discipline, rafforzerà questo dialogo» ha dichiarato Giorgio Metta, Direttore Scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia.

Ha fatto seguito la tavola rotonda che ha visto confrontarsi fra loro Arianna Traviglia, Direttrice del Center for Cultural Heritage Technology, Serena Bertolucci, Direttrice del Museo M9 – Museo del’900 e Christian Greco, Direttore del Museo Egizio di Torino.

Con l’inaugurazione della nuova sede del CCHT, rafforziamo il nostro impegno nell’affrontare le grandi sfide legate alla salvaguardia del patrimonio culturale: dalla sostenibilità all’impatto del cambiamento climatico, fino alla prevenzione degli illeciti. Essere nel cuore dell’ecosistema dell’innovazione del Veneto ci permetterà di avvicinarci ulteriormente al mondo delle imprese, facilitando il trasferimento tecnologico dei risultati della nostra ricerca e creando nuove sinergie per la valorizzazione dei beni culturali attraverso l’innovazione” ha commentato Arianna Traviglia, Direttrice del Center for Cultural Heritage Technology.

Durante l’incontro è stato letto il messaggio inviato da Luca Zaia, Presidente della Regione del Veneto, che nell’augurare buon lavoro ad IIT e H-FARM, sottolinea come il CCHT rappresenti un punto di svolta per il sistema Paese, dove il sapere scientifico e la ricerca tecnologica si mettono al servizio della memoria, della bellezza e dell’identità.

La mattinata, moderata da Cristina Pozzi, esperta di futuri, AI ed educazione, si è conclusa con la visita guidata ai laboratori di chimica, microscopia e robotica, finalizzati alla ricerca scientifica e tecnologica. La nuova sede si estende per circa 600 metri quadri all’interno dell’edificio denominato “the Donut” nel campus di H-FARM. Il personale a regime è di 30 persone con background formativi diversi: chimici, fisici, informatici e laureati in Conservazione dei Beni Culturali, confermando la vocazione multidisciplinare di IIT.

È per noi un vero privilegio accogliere nel nostro Campus uno dei centri di ricerca dell’Istituto Italiano di Tecnologia, in particolare il CCHT. Questa presenza arricchisce il nostro campus di un’altra comunità di talenti straordinaria ed è l’inizio di un percorso comune che ci permetterà di unire i puntini nell’ambito dell’intelligenza artificiale applicata ai beni culturali e ad altri temi umanistici che la nostra H (Human) vuole tenere sempre al centro di questa grande trasformazione digitale.” ha affermato Riccardo Donadon, fondatore e AD di H-FARM. “Ancora più importante, offrirà ai nostri studenti l’opportunità di vedere da vicino come la ricerca scientifica diventa innovazione, fornendo un esempio concreto delle professioni e delle tecnologie che stanno cambiando il mondo“.

Coniugare le competenze scientifiche e tecnologiche dell’Istituto Italiano di Tecnologia con l’hub internazionale di innovazione e formazione di H-FARM, favorirà nuove sinergie con istituzioni, enti e imprese e rafforzerà l’impegno congiunto nella tutela e valorizzazione del patrimonio culturale.

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