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La salute che verrà

L’ultima tappa del tour nazionale del “Festival della salute” organizzato dal gruppo Gedi si è svolta in IIT

L’ultima tappa del tour nazionale del “Festival della salute” organizzato dal gruppo Gedi si è svolta in IIT nell’auditorium Leonardo. Il tuor è approdato a Genova dopo le tappe di Roma, Torino, Trieste e Padova, sedi dei quotidiani locali del Gruppo.È stata l’occasione per ospitare amici con i quali condividiamo frequentemente i nostri progetti e i risultati del nostro lavoro, dal Direttore del Secolo XIX Luca Ubaldeschi a Gabriele Beccaria, coordinatore dell’Hub Salute del gruppo Gedi che ha condotto nelle varie tappe il festival, a Francesco Margiocco, giornalista attivo nel campo dell’innovazione tecnologica. La serata trasmessa in diretta streaming da tutti i quotidiani del gruppo Gedi ha approfondito, grazie alla partecipazione di sanitari, manager della salute, scienziati, il tema delle giornate “ritorno al futuro, la lezione di Covid e il domani che ci aspetta”.Dal punto di vista sanitario i partecipanti al convegno hanno ricordato che l’emergenza Covid ha reso evidente l’esigenza di un mutamento radicale del modello sanitario del Paese. Ed è in questa nuova visione che si può inserire il lavoro sinergico tra enti ospedalieri e IIT che già collabora con le strutture ospedaliere sul territorio ligure. Come ha sottolineato Giuseppe Profiti, coordinatore della struttura di missione di supporto al SSR della Regione Liguria, “il Piano nazionale di ripresa e resilienza ci aiuta molto, stanziando risorse che vanno però spese bene: ricerca e clinica devono essere sempre più legate”. I ricercatori di IIT lavorano per rendere sempre più stretta questa collaborazione attraverso una serie di interventi che, grazie alla raccolta e interpretazione dei dati, contribuisce alla costruzione di un percorso per la medicina personalizzata.Giorgio Metta, Direttore Scientifico di IIT, che ha fatto gli onori di casa, ha concordato con Profili sul tema degli investimenti in ricerca e infrastrutture grazie al Pnrr. Ma in che modo la ricerca IIT può intervenire con strumenti innovativi per i pazienti? Un esempio è l’esoscheletro ideato in IIT in collaborazione con il Centro Protesi di Vigorso di Budrio di INAIL, attualmente in fase sperimentale, che ha visto nello stadio progettuale la collaborazione tra gli scienziati di IIT e i medici del Galliera e dell’unità spinale del Santa Corona di Pietra Ligure. In questo come in tanti altri casi si è evidenziato il valore della multidisciplinarità, uno dei pilastri sui quali si fonda il lavoro di ricerca in IIT. Twin, così si chiama l’esoscheletro, è un progetto divenuto realtà che ha visto il lavoro convinto e assiduo di Lorenzo de Michieli responsabile del Lab Rehab Technology e dei suoi collaboratori. Tutti gli spettatori delle trasmissioni in streaming dei quotidiani del gruppo Gedi hanno potuto conoscere questo importante settore della ricerca IIT.Grazie al Direttore Ubaldeschi, a Gabriele Beccaria, a tutto lo staff Gedi e ai nostri colleghi in IIT che hanno reso possibile l’organizzazione dell’evento rispettando le prescrizioni anti Covid.

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