I tre progetti di startup dell’Istituto Italiano di Tecnologia Genoa Instruments, Glassense e Nanochrome vincono SMARTcup liguria 2016 e si aggiudicano alcuni premi speciali dei partner della manifestazione
Venerdì 4 novembre presso il Salone del Consiglio della Camera di Commercio di Genova, sono state premiate le idee imprenditoriali che hanno preso parte alla competizione SMARTcup Liguria 2016, il concorso per idee imprenditoriali generate da spin-off universitari e start-up imprenditoriali voluto dalla Regione Liguria e organizzato da FILSE.
I 16 finalisti, selezionati su 34 progetti presentati, che hanno coinvolto 111 persone di cui oltre il 40% donne, si sono sfidati con abilità tramite il metodo di presentazione dell’”elevator pitch”. Nei 3 minuti che ognuno di loro aveva a disposizione, hanno cercato di convincere la Giuria e gli investitori presenti in sala che il loro progetto era il migliore.
Vincitore assoluto della competizione è stato il progetto Nanochrome ideato da Paola Valentini e Pierpaolo Pompa entrambi ricercatori di IIT. L’idea imprenditoriale oltre ad essere risultata vincitrice nella categoria Life Science si è aggiudicata i premi speciale di Arbo, Intesa Sanpaolo e LCA.
Gli altri progetti di startup ideati dai ricercatori IIT, Genoa Instruments e Glassense sono risultati vincitori nelle loro categorie (rispettivamente Industrial e ICT & Social Innovation) e si sono classificati al secondo e terzo posto per quanto riguarda la classifica assoluta della competizione. Genoa Instruments inoltre si è aggiudicata i premi speciali di IREN e Camera di Commercio di Genova (per un totale di 9000 euro di contributo per avviare la Startup).
Le tre startup dei ricercatori IIT avranno così la possibilità di intraprendere un percorso di incubazione gratuita e di tutoraggio finalizzati alla creazione della loro impresa, insediandosi per 6 mesi presso gli Incubatori di FILSE a Genova e Savona. Inoltre potranno partecipare al Premio Nazionale dell’Innovazione che si svolgerà a Modena l’1 e il 2 dicembre, concorrendo contro tutti i vincitori delle analoghe competizioni regionali.
Tra gli ospiti dell’evento: l’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Edoardo Rixi, l’assessore alle Politiche Giovanili, Scuola, Università e Formazione Ilaria Cavo, il vicepresidente della Camera di Commercio di Genova Massimo Giacchetta, il dirigente regionale Alberto Pellissone, il dirigente di FILSE Walter Bertini, il coordinatore scientifico di SMARTcup Liguria 2016 Manuela Arata, il prorettore per la Ricerca e il Trasferimento Tecnologico Università di Genova Michele Piana il direttore generale di FILSE Ugo Ballerini.
Di seguito una breve descizione dei progetti di StartUp risultati vincitori:
GENOA INSTRUMENT’S
(team Marco Castello, Giuseppe Vicidomini, Paolo Bianchini ed Alberto Diaspro)
Genoa Instruments produrrà strumentazione scientifica nel campo della microscopia in super-risoluzione con un portfolio di prodotti integrati e complementari. La super-risoluzione permette di superare i limiti fisici imposti alla risoluzione spaziale dalla diffrazione della luce osservando dettagli su scala spaziale molecolare.
Nello specifico, si partirà con lo sviluppo e la commercializzazione di due prodotti e con la fornitura di servizi in consulenza; rivolgendosi in prima istanza al segmento degli strumenti custom.
La compagnia nascerà come spin-off di due importanti gruppi di ricerca dell’Istituto Italiano di Tecnologia (Molecular Microscopy & Spectroscopy e Nanoscopy & NIC): l’esperienza giornaliera e l’approfondita conoscenza del settore, uniti ad elementi di forte innovazione tecnologica, costituiscono punti di forza unici dell’iniziativa proposta.
NANOCHROME
(team Pierpaolo Pompa, Paola Valentini)
Il progetto di startup si propone di commercializzare test diagnostici innovativi, che combinano le nanotecnologie con strumenti di biotecnologia e biologia molecolare, per realizzare analisi a basso costo, semplici e rapide. Le applicazioni spaziano dalla diagnostica clinica (kit rapidi per screening di malattie infettive) all’analisi degli alimenti (test per tracciabilità genetica del cibo e sicurezza alimentare) ai controlli sull’acqua potabile (ricerca del piombo e altri metalli tossici nell’acqua di rete).
GLASSENSE
(team Luca Brayda, Luca Giuliani, Francesco Diotalevi, Giulio Sandini, Andrea Trucco)
L’idea di Glassense nasce dall’esigenza di risolvere il problema della comprensione del parlato in ambienti rumorosi o affollati, quando la persona che ascolta ha una perdita parziale dell’udito (in Italia 7 milioni di persone soffrono di ipoacusia, nel mondo 350 milioni). ‘Glassense’ è una tecnologia indossabile, nascosta in un comune paio di occhiali, e migliora la comprensione del parlato tramite speciali microfoni che amplificano i suoni là dove la persona sta guardando, come una sorta di “lente acustica”. La tecnologia è pensata a complemento di tutte le più moderne protesi acustiche.
Il progetto all’origine di Glassense, che comprende anche applicazioni per ipovedenti, è stato finanziato dalla Regione Liguria nell’ambito del bando regionale attuativo 2007-2013. I prototipi sono stati realizzati grazie alla collaborazione virtuosa di aziende liguri, enti di ricerca e centri di riabilitazione genovesi facenti parte del polo Si4Life.