Terzo finanziamento ERC a Velia Siciliano dell’IIT
Aiutare il nostro sistema immunitario a sconfiggere i tumori è l’obiettivo che guida la ricerca di Velia Siciliano dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) a Napoli, la quale ha conquistato per la terza volta un finanziamento dal prestigioso European Research Council (ERC). L’annuncio è stato dato oggi dall’ERC e riguarda 349 ricercatori in 25 stati membri dell’Unione Europea, di cui 17 in Italia. Il Consolidator grant del valore di oltre 2 milioni supporterà il lavoro di Siciliano per i prossimi 5 anni.
Velia Siciliano, originaria di Napoli, è dal 2017 responsabile del laboratorio Synthetic and Systems Biology for Biomedicine presso il Centro di IIT a Napoli. Dopo aver conseguito la Laurea magistrale presso l’Università di Napoli Federico II, e il Dottorato di Ricerca in Genetica Umana e Bioingegneria presso il Telethon Institute of Genetics and Medicine nella stessa città, Siciliano si trasferisce negli Stati Uniti, per lavorare come Postdoctoral fellow nel dipartimento di Bioingegneria e nel Centro di Biologia Sintetica del MIT a Boston. Nel 2015, ritorna in Europa, a Londra, in seguito alla vincita di una borsa di studio per giovani ricercatori indipendenti conferita dall’Imperial College. Nel 2017 rientra in Italia all’IIT.
Questo di oggi è il terzo riconoscimento ricevuto dall’ERC, anticipato da uno Starting grant nel 2019 e un Proof of Concept grant nel 2024, a cui si aggiunge il più recente finanziamento da parte del MUR nell’ambito dei bandi del Fondo Italiano per la Scienza.
Siciliano potrà sviluppare ulteriormente le strategie di immunoterapia basate sulla biologia sintetica, con un progetto interdisciplinare che conta collaboratori in Italia e in Europa.
Il settore di studio di Siciliano è la biologia sintetica, un campo che sta trasformando le terapie contro i tumori permettendo di programmare le cellule del sistema immunitario in modo da renderle più resistenti ed efficaci nel riconoscimento ed eliminazione delle cellule cancerose. Le attuali immunoterapie prevedono l’inserimento di variazioni geniche all’interno delle cellule immunitarie, in modo che agiscano da circuiti di controllo. Tale strategia è impiegata con i linfociti T e i macrofagi. Tuttavia, nei tumori solidi, il micro ambiente tumorale interferisce con esse, rendendole disfunzionali e quindi limitandone l’efficacia. Il progetto di Velia Siciliano punta a individuare una soluzione innovativa che depotenzi il microambiente tumorale, togliendo così energia alle cellule cancerogene.
Il progetto si chiama TeaM e integra biologia sintetica, immunologia e intelligenza artificiale per dotare i linfociti T e i macrofagi di un sistema di comunicazione capace di percepire l’attività antagonista del tumore e di agire con il rilascio di molecole localizzate.
Il progetto permetterà di comprendere meglio come le cellule tumorali si difendono dal sistema immunitario e, nello stesso tempo, di individuare nuove strategie per le immunoterapie contro il cancro.



