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Perché siamo “Open”, di Roberto Cingolani

L’editoriale a cura del Direttore ScientificoCari lettori,negli ultimi anni il progresso delle tecnologie è diventato molto veloce, persino troppo rispetto alla nostra capacità di comprendere e metabolizzare l’innovazione. All’ intrinseca complessità della ricerca scientifica si è aggiunto il ritmo forsennato delle nuove tecnologie. I fruitori delle tecnologie, i cittadini, ne sono travolti: le scuole faticano a tenere il passo dell’aggiornamento, i giovani assorbono le novità avendo basi insufficienti. Persino le leggi non riescono a tenere passo delle esigenze regolatorie create dalle nuove tecnologie.Riuscire a condividere l’essenza delle scoperte scientifiche, le potenzialità e i rischi delle nuove tecnologie, comprendere più a fondo le innovazioni tecnologiche potrebbe aiutare tutti, giovani e meno giovani, curiosi e disinteressati, a farsi un’idea. Questo potrebbe contribuire efficacemente alla creazione di una società più informata, con cittadini coscienti di quello che ci succede intorno. Una società basata sulla conoscenza è una società in cui tutti sono consci del fatto che ogni azione ha una conseguenza. E per comprendere bene l’impatto delle proprie azioni è importante capire i meccanismi che regolano l’ambiente in cui viviamo, la salute, le tecnologie che utilizziamo etc.Si sente parlare sempre di più di energie rinnovabili, malattie degenerative, cambiamenti climatici, rivoluzione digitale, intelligenza artificiale, robotica, sostenibilità. Se ne percepisce l’importanza, attuale e futura, ma spesso si fa fatica a comprendere l’essenza di questi temi.“OpenTalk” nasce dall’idea di fornire ai nostri lettori interni ed esterni uno spazio di divulgazione scientifica, che può contare su una grande quantità di contenuti prodotti dai nostri studi, illustrati da ricercatori che rappresentano, per numero e curricula, una redazione scientifica che pochi giornali al mondo possono vantare: oltre mille ricercatori da 60 nazioni del mondo che giornalmente sviluppano tecnologie e ricerca in settori importanti per nostro futuro, e che si impegnano a raccontarne gli aspetti essenziali attraverso brevi filmati.La nostra rivista è “Open” perché è aperta anche ai contributi esterni di esperti, ricercatori, analisti.Vorremmo pubblicare con continuità informazione scientifica ricca di argomenti, chiara e accessibile, raccontando passo dopo passo i risultati dell’impegno di tutti coloro che all’IIT ogni giorno lavorano con convinzione alla trasformazione di un’idea, di una visione in una realtà.Siamo coscienti di quanto sia difficile spiegare con parole semplici questioni complesse e rimuovere la tendenza un po’ elitaria di renderle complicate e quindi inspiegabili, anche quando non lo sono. Ci proveremo e grazie anche al vostro aiuto e ai vostri feedback cercheremo di essere utili.“Open Talk” è un’iniziativa volontaria e gratuita dei ricercatori di IIT. Lo facciamo perché ci crediamo e speriamo possa contribuire a creare interesse e curiosità per la scienza da parte di tutti quelli che vogliono saperne di più.Buona letturaRoberto Cingolani, Direttore Scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia

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