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Portare le tecnologie IIT nello spazio

Si è tenuto ieri l’incontro tra i ricercatori IIT e alcune delle principali PMI italiane operanti nel campo della space economy

L’evento “Technology transfer applied to the Space sector: how to transfer technology from research labs to the industry” si è svolto in forma di workshop, organizzato dal team Technology Transfer IIT, ed è stato pensato per far incontrare le esigenze tecnologiche delle aziende operanti nel settore space con le attività di ricerca IIT.L’Istituto ha sviluppato numerose competenze e tecnologie, dalla robotica ai nuovi materiali, dalla teleoperazione all’intelligenza artificiale, che potrebbero essere applicate in campo space grazie a collaborazioni e joint venture con aziende già attive del settore per questi motivi, nonostante IIT non si occupi in modo diretto di tecnologie per lo spazio vede lo spazio come una settore applicativo strategico e trasversale per le proprie tecnologie.Ha aperto l’incontro il primo astronauta italiano Franco Malerba che, a margine del workshop, ha commentato: “Credo che IIT possa diventare un hub per la ricerca anche in ambito spaziale, portando Genova ad essere un riferimento anche per la space-economy”.Oltre alla numerose aziende italiane, all’incontro è intervenuto Marco Di Clemente, Responsabile dell’Unità Tecnologia dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), che ha ricordato l’accordo quadro dell’Agenzia in essere con IIT e incoraggiato le aziende del settore ad investire in innovazione. “Per le piccole e medie imprese”, ha commentato Di Clemente “investire a medio e lungo termine può voler significare fare la differenza a livello competitivo anche rispetto ai grandi player del settore”.“Abbiamo ricevuto un ottimo feedback da parte del comparto delle PMI italiane del settore spazio e crediamo che molte delle nostre tecnologie possano andare incontro alle loro esigenze. Ad oggi abbiano una dozzina di progetti in corso su attività in ambito space” ha commentato Matteo Bonfanti, Direttore del Technology Transfer IIT.“Sono diversi i campi in cui potremmo dare un contributo concreto: pensiamo alla robotica, sia in termini di robot di teleoperazione a distanza che di rover spaziali per muoversi in terreni accidentati cosi come nuove tipologie di sensori per monitorare gli astronauti in orbita. Inoltre abbiamo applicazioni in ambito AI e computazione per modellizzare gli  impatti delle radiazioni solari nello spazio così come  nuovi materiali e rivestimenti per resistere alle radiazioni nello spazio. Recentemente abbiamo iniziato un programma di AI applicata all’archeologia per individuare sito archeologici  non ancora scoperti grazie alle immagine dei satelliti, nello spirito tipico multidisciplinare della ricerca IIT in questo progetto supportato da ESA (European Research Agency) si fondono beni culturali, spazio e scienze computazionali”, conclude Bonfanti.Gli interventi rielaborati dell’incontro saranno resi disponibili online per le aziende che volessero approfondire il tema delle tecnologie potenzialmente applicabili all’ambito aerospaziale sviluppate dai diversi gruppi di ricerca dell’Istituto.

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