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Presentato ad “Edge 2024” l’Industrial Liaison Program dell’Istituto Italiano di Tecnologia

Le azienda affiliate all’ILP possono essere messe in connessione con il capitale intellettuale di IIT,  con le risorse di ricerca, innovazione e sviluppo e beneficiare di occasioni uniche di condivisione di strategie, processi e strumenti

È stato presentato oggi durante EDGE 2024 – Innovation, Impact, Technology, l’evento organizzato dall’Istituto Italiano di Tecnologia dedicato al trasferimento tecnologico, il progetto di Industrial Liaison Program di IIT, iniziativa unica nel suo genere in Italia.

Al centro di EDGE 2024, giunto alla sua seconda edizione, l’importanza del rapporto tra scienza, industria e imprenditorialità per alimentare il tessuto economico nazionale e migliorare il benessere dei cittadini.

Sono intervenuti all’evento tra gli altri: Gabriele Galateri di Genola, Presidente dell’Istituto Italiano di Tecnologia; Andrea Montanino, Chairman del Consiglio, IIT; Marcella Panucci, Consigliere del Ministro, MUR; Mario Ciampi, Vice Capo Gabinetto, MIMIT; Alberto Gusmeroli, Presidente X Commissione Camera dei deputati; Giorgio Metta, Direttore Scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia; Mario Calabresi, Giornalista e Scrittore; Lorenzo De Michieli, Direttore Technology Transfer IIT; Andrea Crottini, Direttore Technology Transfer EPFL; Mauro Battocchi, Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese, MAECI e Claudia Pingue, Responsabile del Fondo Technology Transfer, CDP Venture Capital SGR.

L’Industrial Liaison Program è una nuova iniziativa dell’Istituto Italiano di Tecnologia pensata per costruire concretamente legami duraturi tra il mondo della ricerca e quello dell’industria. Grazie a un approccio modulare e flessibile, il programma si rivolge a grandi e medie imprese, creando un ponte tra le tecnologie all’avanguardia sviluppate nei laboratori di IIT e le esigenze di innovazione delle aziende. Gli obiettivi principali dell’ILP sono facilitare l’accesso delle imprese alle tecnologie emergenti, promuovere nuove connessioni e favorire lo sviluppo delle competenze necessarie per affrontare le sfide dell’innovazione. Questo programma ambizioso si basa su tre pilastri fondamentali: tecnologie, competenze e relazioni, con il fine di trasformare le scoperte scientifiche in vantaggi competitivi tangibili per il tessuto industriale italiano.

 “Lanciare l’Industrial Liaison Program per noi di IIT è stata una vera e propria esigenza – dichiara Lorenzo De Michieli, Direttore del Technology Transfer Directorate di IITLavorando a stretto contatto con le menti tra le più brillanti del Paese, sappiamo quante opportunità si celino all’interno dei laboratori di ricerca e quanto spesso queste non vengano colte dal sistema imprenditoriale. Nella maggior parte dei casi ciò accade semplicemente perché i due mondi non si parlano o non lo fanno nel modo più efficace. L’ILP è uno strumento pensato proprio per colmare questo gap”.

L’iniziativa nasce dalla Direzione Technology Transfer di IIT, avvalendosi anche di un percorso di Design Thinking, che ha coinvolto consulenti esterni, ricercatori, staff di IIT e esponenti di circa venti aziende e enti nazionali dalla spiccata propensione all’innovazione, e dopo aver studiato i modelli internazionali di successo già esistenti: il primo Industrial Liaison Program di questo tipo è stato lanciato dal Massachusetts Institute of Technology (MIT) nel 1948 e conta, ad oggi, oltre 240 aziende associate in tutto il mondo.

In particolare, il progetto pilota di Industrial Liaison Program verrà avviato nel 2025, inizialmente con un numero ristretto di aziende con l’obiettivo di implementarlo su scala più ampia.

Il percorso di ogni azienda inizierà con l’adesione formale al programma. Questo passo prevede una fase di consultazione iniziale e di profilatura, durante la quale l’azienda e IIT discuteranno gli obiettivi strategici, le aree tecnologiche di interesse e le aspettative della partnership.

L’affiliazione sarà a titolo oneroso e necessariamente modulare. Una volta che il programma sarà a regime, l’affiliazione di ogni azienda sarà annuale e rinnovabile.

Ad ogni azienda verrà assegnato un Liaison Officer, che fungerà da referente principale nel rapporto con IIT. Tra i suoi compiti, il Liaison Officer lavorerà con l’azienda per identificare le esigenze, valutare le opportunità di collaborazione con i ricercatori di IIT e contribuirà a facilitare la costruzione di partnership di ricerca, progetti congiunti e altre forme di collaborazione che possono portare benefici all’azienda e a IIT. Inoltre, ad ogni azienda sarà proposto un percorso di Scouting tecnologico mirato e il Liaison Officer provvederà ad aiutare le aziende associate ad orientarsi nell’ecosistema della ricerca e dell’innovazione di IIT, organizzando incontri con i ricercatori per presentare le tecnologie, valutarne la vicinanza con il tema di interesse e la fattibilità industriale e come attivare la collaborazione tra IIT e l’azienda sul tema identificato.

L’ILP organizza anche una serie di incontri plenari destinati ai vertici aziendali e a figure manageriali in ambito innovazione a cui le aziende affiliate saranno invitate a partecipare per aggiornarsi e tessere relazioni, facilitando la nascita di partnership strategiche. Gli eventi e i workshop prevederanno focus su tecnologie IIT, tematiche legate all’innovazione, interventi di ospiti esterni e visite guidate ai laboratori IIT, agli enti e alle aziende iscritte.

Infine, ogni azienda avrà la possibilità di attivare contenuti specifici tra una lista di attività proposte, tra cui: l’Industrial Secondment, che prevede che un dipendente dell’azienda sia ospitato in IIT per un periodo di tempo limitato per svolgere attività di scouting su temi di interesse aziendale o il Reverse mentoring, in cui i ricercatori IIT aiutano le aziende a comprendere meglio le potenzialità e le applicazioni industriali di tecnologie a cui lavorano.

 “Auspico che iniziative come quella presentata oggi siano il primo passo per avvicinare concretamente le imprese ai laboratori di ricerca e viceversa – asserisce Giorgio Metta, Direttore Scientifico di IITCon 37 Start up fondate, più di 1300 brevetti depositati, 11 laboratori congiunti con grandi aziende e 900 contratti commerciali, IIT è l’esempio di come le forme di interazione con il mondo industriale possano essere molteplici, ognuna importante per contribuire a fornire nuova linfa alla crescita competitiva del Sistema Paese Italia“.

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