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Torna Cybathlon 2024

IIT parteciperà nella categoria protesi di gamba, unici concorrenti italiani, e nella categoria protesi di braccio

L’Istituto Italiano di Tecnologia – IIT partecipa a Cybathlon 2024, l’evento internazionale organizzato dal Politecnico Federale di Zurigo in cui centri di ricerca di tutto il mondo scendono in campo per sfidarsi a suon di innovazioni tecnologiche nell’ambito dei dispositivi progettatti per le persone con disabilità fisiche.

La formula resta la medesima delle precedenti edizioni: persone con disabilità competono, in veste di piloti, in diverse discipline, percorrendo tracciati che riproducono mansioni di utilità quotidiana, avvalendosi degli ultimi ritrovati in ambito tecnologico come protesi robotiche, esoscheletri, sedie a rotelle di nuova generazione, interfacce cervello computer – BCI, Functional Electrical Stimulation Bike – bicicletta a stimolazione elettricafunzionale e da quest’anno compaiono due nuove cateogorie come Vision Assistance e Assistance Robot. Il punteggio viene assegnato in base al numero di task completati e al tempo di esecuzione del tracciato.

La manifestazione, giunta alla terza edizione, si svolge alla SWISS Arena di Kloten (Svizzera) e prevede la partecipazione di 67 team suddivisi nelle 8 discipline di gara identificate dalla disabilità del pilota e dalla tecnologia in uso. Ogni team è composto da un pilota e dal suo entourage costituito da ricercatori qui con il ruolo di allenatori, preparatori atletici e veri e propri meccanici di gara, come accade per le competizioni automobilistiche.

Lo scopo della manifestazione, oltre a sensibilizzare il grande pubblico sui bisogni di chi convive con una disabilità, è mostrare lo stato dell’arte delle tecnologie sviluppate in questo ambito e promuovere la collaborazione tra centri di ricerca.

IIT gareggerà nella categoria “Protesi di braccio” con il team Rehab Tech Arm con il dispositivo Hannes sviluppato nel laboratorio Rehab Technologies IIT – INAIL e nella categoria “Protesi di gamba” schierando due team che afferiscono a due diversi gruppi di ricerca: il team Rehab Tech Leg con la tecnologia Omnia del laboratorio Rehab Technologies IIT – INAIL e il team SoftFoot Pro con l’omonima tecnologia SoftFoot Pro dell’Unità Soft Robotics for Human Cooperation and Rehabilitation.

Il percorso di gara per la categoria “Protesi di braccio” è lungo circa 50 metri e vedrà i piloti sfidarsi in due manche su 10 stazioni: apparecchiare la tavola, stendere i panni, utilizzare attrezzi di uso domestico (martello, forbici, ecc), riconoscere oggetti solo attraverso il tatto, trasportare pesi e sistemare bicchieri a piramide. Ogni manche avrà una durata massima di 8 minuti. Il punteggio viene assegnato in base al numero di task completati e al tempo di esecuzione.

Il pilota del team Rehab Tech Arm è Chiara Storchi, ricercatrice dell’Istituto Italiano di Tecnologia e fruitrice della protesi di mano Hannes. Hannes, sviluppata nel laboratorio congiunto Rehab Technologies Lab IIT-INAIL, è un dispositivo medico di classe 1, già marcato CE e premiato con il Compasso d’Oro per il design, ha l’obiettivo di raggiungere il mercato in tempi brevi.

In questa categoria si sfidano 18 team provenienti da: Italia (IIT, BionIT Labs1, BionIT Labs2 e Prensilia), Spagna, Francia, Svizzera, Cananada, Paesi Bassi, Germania, Cina, Francia e Sud Africa. Alla finale di sabato parteciperanno solo le prime 4 squadre classificate.

La categoria “Protesi di gamba” vedrà i piloti affrontare due manche su 10 stazioni che prevedono attività come camminare su un asse in equilibrio trasportando dei secchi, salire e scendere scale trasportando oggetti, percorrere un piano inclinato e camminare su sassi in equilibrio. Ogni manche ha una durata massima di 6 minuti.

Il pilota del team Rehab Tech Leg è Andrea Modica, e utilizzerà Omnia, un prototipo di protesi di arto inferiore costituito da ginocchio e caviglia sviluppato nel laboratorio Rehab Technologies IIT -INAIL. Nel ginocchio protesico è presente una combinazione di tecnologie idrauliche ed elettriche per ottenere attività di movimento fluide fornendo allo stesso tempo assistenza attiva quando necessario. La caviglia protesica si compone di un piede in carbonio, abbinato ad un innovativo meccanismo a vite, che aiuta il paziente nella prima fase di appoggio e impedisce l’inciampo durante quella di volo.

Il pilota del team SoftFoot Pro è Flavio Gaggero e gareggerà con SoftFoot Pro, il piede artificiale presentato a luglio all’evento tecnico di Genova del G7 salute, sviluppato dall’unità di ricerca IIT SoftBots e caratterizzato da una design unico a livello internazionale in grado di deformarsi e adattarsi autonomamente agli ostacoli e ai diversi tipi di superficie, migliorando la naturalezza del passo e la stabilità del soggetto anche su superfici non perfettamente lisce.

In questa categoria si sfidano 13 team provenienti da: Italia (IIT unico rappresentante), India, Belgio, Cile, Polonia, Taiwan, Svizzera, Sud Africa, Islanda e Regno Unito. Alla finale di sabato parteciperanno solo le prime 4 squadre classificate.

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