Cerca
Close this search box.

Una voce indimenticabile. Ricordo di Sergio Zavoli

Lutto nel mondo del giornalismo e politico

Ricordare Sergio Zavoli il giorno dopo la sua scomparsa è un impegno che provoca una forte emozione a chi, come noi, ha passato tanto tempo ad osservare, ammirati, il suo lavoro. Fin da quando, con i calzoni corti, seguivamo al processo alla tappa del Giro d’Italia questo giornalista che, avvolto nel suo maglione, intervistava, con la voce pastosa del grande fumatore, i protagonisti di uno dei maggiori eventi sportivi di quegli anni. La televisione trasmetteva in bianco e nero ma con Zavoli, con la sua passione e la sua profondità, si vedeva a colori. Poi tanti altri programmi televisivi realizzati con uno stile asciutto e diretto dove i protagonisti erano coloro che Zavoli avvicinava e non certo lui. La sua partecipazione agli eventi che descriveva era forte e coinvolgente. Iniziava con lui, nella monopolista Rai, l’epopea dei grandi reportage. E poi le inchieste e i dibattiti, su tutto, per chi scrive, “La notte della Repubblica”, una grande prova di giornalismo e un momento di formazione per tutti coloro che volevano abbracciare questa carriera o semplicemente, da spettatori, cercavano di conoscere fatti e protagonisti di un tempo tra i più travagliati del nostro dopoguerra. Oggi leggiamo in tutti i media italiani il trionfo della consueta ipocrisia, tutti amici ed estimatori del grande giornalista. Chi lo ha conosciuto anche come Presidente della Rai lo ricorda come persona che non amava le piaggerie e che si doveva difendere da un cospicuo numero di detrattori.Per noi che ci occupiamo di comunicazione e che giornalmente lavoriamo con i rappresentanti dei media possiamo solo ricordare Zavoli come un grande professionista ed una persona per bene.Non era un nostro amico ma ci avrebbe fatto un enorme piacere se lo fosse stato.

Condividi

Sito in manutenzione

Website under maintenance