A metà tra il meccanico, l’ingegnere elettronico e il tecnico software, il meccatronico è una delle professioni più interessanti del futuro: uno specialista in grado di “far funzionare le cose”, quando si tratta di robot…
Si sente spesso parlare di professioni del futuro, legate a nuovi processi industriali o a profondi cambiamenti della società post-industriale: energie verdi, nuovi materiali, nano-tecnologie, materiali intelligenti e robotica.
In tutti questi ambiti professionali stanno nascendo nuove professioni ogni giorno.
Una di queste, molto interessante anche grazie alla filmografia sul tema della robotica, è senza dubbio il meccatronico: un esperto di meccanica, elettronica e software in grado di riparare, curare e prevenire futuri malfunzionamenti quando si tratta dei delicatissimi meccanismi che regolano l’attività delle macchine che si apprestano ad entrare nelle nostre vite quotidiane come assistenti personali e che – essendo appunto soggette a rotture e malfunzionamenti molteplici – richiedono spesso un intervento coordinato contemporaneamente su più fronti.
Paolo Guria, ricercatore dell’IIT di Genova, ci racconta come funziona questo mestiere del nuovo millennio.