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Due nuovi ERC Grants all’IIT

I “Consolidator grant” vinti dal ricercatore tedesco Fabian Meder all’IIT di Genova e dall’Italiano Alessandro Gozzi, coordinatore del centro di IIT a Rovereto, per comprendere la sinfonia dell’attività cerebrale e l’energia elettrica delle piante


La sinfonia dell’attività cerebrale e l’energia nelle piante sono i due argomenti di ricerca che, rispettivamente, l’italiano Alessandro Gozzi e il tedesco Fabian Meder, approfondiranno nei progetti che sono risultati vincitori di due finanziamenti da parte dell’European Research Council (ERC), comunicati oggi dall’ente europeo. Entrambi gli scienziati dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) avranno a disposizione circa 2 milioni di euro per i prossimi 5 anni per consolidare la loro attività di ricerca come ricercatori indipendenti.

L’assegnazione dei due “Consolidator grant” ai ricercatori di IIT è stata annunciato oggi dall’ERC, interessando un totale di 308 ricercatori e ricercatrici in tutta Europa, per un investimento complessivo di 627 milioni di euro. Gozzi e Meder sono tra i 15 ricercatori che riceveranno il finanziamento individuale in 11 diversi Università e centri di ricerca in Italia. Tale numero posiziona il nostro Paese lontano dal primo posto dei paesi membri capaci di conquistare i fondi ERC, con la Germania in testa con 66 progetti vinti, sebbene la nazionalità italiana sia la seconda più rappresentata tra i vincitori (36 ricercatori) nell’Unione Europea, dopo quella tedesca (56 ricercatori).

L’IIT riassume la situazione europea avendo tra i vincitori un italiano, il neuroscienziato Alessandro Gozzi, già titolare di un primo finanziamento ERC nel 2018, e un tedesco, l’ingegnere Fabian Meder, al suo primo riconoscimento europeo e nei laboratori dell’IIT già dal 2017. Una situazione che mostra la capacità di attrazione di “cervelli” da parte dell’IIT.


Fabian Meder è un ingegnere dei materiali, formatosi all’Università di Brema in Germania, che dopo avere lavorato in 7 istituti di 4 paesi diversi – Germania, Irlanda, Svizzera e Italia – è dal 2017 ricercatore dell’IIT presso il Bioinspired Soft Robotics Lab a Genova. I suoi interessi di ricerca spaziano tra la scienza dei materiali e la biologia, studiando in particolare i processi che accadono all’interno delle piante. Grazie al finanziamento dell’ERC, Meder potrà approfondire i meccanismi che permettono la generazione di cariche elettriche sulla superficie delle foglie delle piante, quando queste entrano in contatto con materiali artificiali o gocce di pioggia. Il progetto di studio, intitolato EpiC, si pone l’obiettivo di definire come materiali artificiali possono essere usati per variare le cariche elettriche generate e i conseguenti effetti sulla fisiologia della pianta, così da arrivare alla creazione di una nuova piattaforma tecnologica di microreattori e sensori da collegare e alimentare direttamente sulle foglie.


Alessandro Gozzi è un neuroscienziato ed esperto di tecniche di imaging cerebrale, ad oggi Coordinatore del Centro di IIT a Rovereto (TN). Gozzi ha conseguito un master in biotecnologie e un dottorato di ricerca in Imaging biomedico presso l’Università di Verona; dopo un iniziale periodo di ricerca nell’industria farmaceutica, nel 2010 è entrato a far parte dell’IIT. Nel 2018 Gozzi si è aggiudicato un primo finanziamento ERC finalizzato a studiare i meccanismi di alterazione della connettività cerebrale in malattie quali autismo e schizofrenia. Quest’ultimo finanziamento, gli permetterà di approfondire uno specifico aspetto dell’attività cerebrale, quella spontanea. Il progetto vincitore, nominato BRAINAMICS, ha infatti come focus principale l’indagine di quella “sinfonia” di segnali elettrici che caratterizza l’attività del cervello anche quando è a riposo, giocando un ruolo chiave nel modulare i pensieri, i ricordi e la coscienza. Gozzi analizzerà come i neurotrasmettitori, i messaggeri chimici del cervello, plasmano questo intricato balletto neurale. Una conoscenza che potrà permettere di capire come sia possibile modulare in maniera non invasiva l’organizzazione e i ritmi dell’attività cerebrale spontanea anche a scopi terapeutici, intervenendo così per il trattamento dei disturbi neurologici o per il miglioramento delle funzioni cognitive.

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