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IIT va a scuola (e viceversa)

I laboratori didattici e gli eventi

Quasi quattro mila alunni, 3858 per la precisione. È questo il numero di ragazzi che, da novembre 2018 ad aprile 2019, sono stati raggiunti dai laboratori didattici interattivi proposti da IIT alle scuole primarie e secondarie di primo grado.L’iniziativa, frutto dello sforzo dell’ufficio di Divulgazione scientifica e produzioni digitali di IIT, si inserisce nel solco della missione di promozione della ricerca scientifica, mirando ad avvicinare, attraverso attività ludiche, i più giovani ai linguaggi, agli strumenti e ai metodi della scienza.Ingaggiati su temi trasversali ma con un fuoco particolare sulla robotica, i ragazzi delle 185 classi (75 di scuole primarie a partire dalle classi terze, 110 di scuola secondaria di primo grado) raggiunte dai laboratori di IIT, hanno potuto esercitare la propria creatività, costruendo, componendo e programmando dispositivi robotici di complessità crescente.È bene osservare che la divulgazione della robotica non si limita a proporne gli elementi caratteristici (il costruire, il programmare, il collegare le forme alle funzioni e via dicendo), bensì permette di stimolare i metodi di base del ragionamento e dell’esperimento e di produrre un generale atteggiamento positivo verso le discipline più tradizionali, quali la matematica o la fisica.L’attività svolta presso gli istituti scolastici non è l’unica che IIT dedica ai più giovani: accanto agli eventi divulgativi di piccola, media e grande scala a cui l’Istituto partecipa, IIT apre le porte dei propri luoghi di ricerca durante gli School Day e riceve annualmente, direttamente nei laboratori in operatività, circa mille studenti delle scuole secondarie superiori di tutta Italia.Gli obiettivi di consolidamento di tali attività comprendono inoltre la trasformazione in appuntamenti regolari dei progetti pilota che IIT ha costruito, sempre sui temi della piccola robotica applicata, per gli insegnanti della scuola secondaria inferiore e superiore. Lo scopo ultimo di tali percorsi è quello di permettere ai docenti di integrare, in maniera il più possibile autonoma, naturale e compatibile con metodi e programmi tradizionali, l’uso di dispositivi elettronici, quali le schede a microcontrollore, nella pratica didattica.Il valore aggiunto che IIT spera di poter offrire al pubblico della scuola è in definitiva proprio questo: offrire strumenti attraverso i quali le nuove generazioni possano comprendere, accogliere e sapersi confrontare con la tumultuosa innovazione tecnologia che caratterizza, e per certi versi promette di stravolgere, il nostro quotidiano.

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