Lanciato da un consorzio di 14 enti come esito di un workshop internazionale, il primo manifesto che indica in 10 punti le azioni da intraprendere per la conservazione e trattamento del patrimonio culturale secondo i migliori principi di sostenibilità ambientale
Viene lanciato oggi, dal Center for Cultural Heritage Technologies dell’Istituto Italiano di Tecnologia (CCHT-IIT), l’Universiteit van Amsterdam/ Rijksmuseum e École Normale Supérieure de Paris-Saclay il primo manifesto per la conservazione sostenibile del patrimonio culturale finalizzato a migliorare le pratiche di conservazione e promuovere metodi più sostenibili ed ecologici nella pratica museale.
In occasione della COP28 a Dubai, appuntamento delle Nazioni Unite sulla crisi climatica che vede la partecipazione di oltre 70 mila partecipanti e delegati di 199 stati, i musei britannici hanno rilasciato una dichiarazione congiunta che sottolinea sia l’ambizione di ridurre l’impronta di carbonio dei musei, sia, soprattutto, l’obbligo etico di intervenire in modo più ampio su questa questione. Attualmente, i musei contribuiscono significativamente all’inquinamento a causa di pratiche non eco-sostenibili, che necessitano, come evidenziato dalla dichiarazione del Regno Unito, una revisione totale di gestione, logistica e materiali.
L’8 dicembre alla COP è previsto Dialogo Ministeriale di Alto Livello sulle azioni per il clima basate sulla cultura. In questa data simbolica, viene lanciato il manifesto che nasce da un workshop internazionale, organizzato nel 2021 da CCHT-IIT, Rijksmuseum, l’Universiteit van Amsterdam e École Normale Supérieure de Paris-Saclay, intitolato “Materiali per la Conservazione Ecologica del Patrimonio culturale Europeo” (Green Conservation Materials for European Heritage), ospitato e finanziato dal Lorentz Center, un centro dell’Università di Leiden e dal NWO (Dutch Research Council).
Durante questa occasione i rappresentanti di 14 istituzioni, tra cui università (Université Paris-Saclay, Università Alma Mater Studiorum Bologna, University Of Amsterdam, Universiteit Leiden, Haute Ecole Neuchatel, Ecole Normale Supérieure paris-Saclay, humanitas University), istituti di ricerca (Istituto Italiano di tecnologia IIT, Consiglio Nazionale delle Ricerce CNR, Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale), organizzazioni (KiCulture), enti (Rjiks Museum, English Heritage, The Courtauld Museum, The Mary Rose Trust) e professionisti del settore, hanno condiviso le proprie esperienze e prospettive sulle pratiche di conservazione attualmente adottate e gettato le basi del manifesto che prevede 10 punti che rappresentano una roadmap per la definizione delle misure chiave necessarie per ottenere una conservazione più ecologica del patrimonio europeo.
I 10 punti previsti dal manifesto, consultabili sul sito greenculturalheritage.eu, riflettono l’impegno della comunità scientifica e istituzionale nella transizione verso pratiche più consapevoli e sostenibili al fine di garantire la sicurezza per la salute degli operatori e per l’ambiente e contribuiscono a realizzare il programma previsto dal Green Deal l’iniziativa strategica dell’Unione Europea che ha l’obiettivo di rendere l’Europa il primo continente climaticamente neutro entro il 2050.