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Nanoros, le nanotecnologie IIT in orbita con l’astronauta Paolo Nespoli

Nanoros è il nome del progetto del ricercatore IIT Gianni Ciofani, per fermare la degenerazione muscolare nello spazio selezionato per la prossima missione di Paolo Nespoli sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS)

Fermare la degenerazione muscolare alla quale sono sottoposti gli astronauti significa individuare legami e definire strategie per contrastare le malattie muscolo-degenerative sulla Terra. Con questo obiettivo si presenta il progetto guidato da Gianni Ciofani, Centro di MicroBioRobotica dell’Istituto Italiano di Tecnologia che vede la partecipazione dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna

“Nanoros” è stato selezionato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) ed è destinato a portare per la prima volta nello spazio la “nanoceria”, materiale intelligente in grado di essere utilizzato come potente antiossidante e costituirà uno degli esperimenti condotti durante la missione ASI che avrà protagonista l’astronauta italiano Paolo Nespoli, astronauta italiano del corpo ESA. Per il progetto “Nanoros”, la partecipazione italiana coinvolge anche Kayser Italia, azienda di Livorno scelta partner per fornire supporto industriale avanzato.

Durante lo svolgimento del progetto “Nanoros” saranno studiati gli effetti delle nanoparticelle di ossido di cerio (“nanoceria”, appunto) materiale smart, già studiato nella ricerca biomedica per contrastare quelle malattie la cui insorgenza è legata ad un aumento dei radicali liberi. Adesso si tratterà di verificare quali saranno gli effetti della “nanoceria” nello spazio. La “nanoceria” sarà testata su sistemi biologici modello in condizioni estreme, in presenza di forti radiazioni cosmiche e in assenza di gravità prolungate. Queste sono condizioni estreme che vivono gli astronauti e che oggi limitano in maniera significativa la permanenza nello spazio dell’uomo e la sua esplorazione.

Dalla “nanoceria” sono già arrivati promettenti risultati relativi al trattamento del morbo di Parkinson e dell’obesità e ora, con questo nuovo progetto italiano, l’obiettivo si sposta sulla creazione di basi per fermare la degenerazione muscolare alla quale sono sottoposti gli astronauti durante la permanenza nello spazio, con importanti ricadute anche per le malattie muscolo-degenerative sulla Terra. L’esperimento legato al progetto sarà condotto sulla Stazione spaziale orbitante da Nespoli, grazie al finanziamento dell’Agenzia Spaziale Italiana, con dispositivi di ricerca avanzati sviluppati dalla Kayser Italia di Livorno, azienda leader per il supporto delle attività nello spazio.

Del team di ricerca fanno parte Attilio Marino, neurobiologo, e Giada Gianchi, biotecnologa, entrambi ricercatori del Centro di Micro-BioRobotica di IIT a Pontedera.

Un blog, disponibile qui, animato dagli stessi ricercatori, permetterà di seguire le fasi di sviluppo del progetto “Nanoros”.

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